24 aprile 2012 – La squadra mobile di Pescara ha arrestato il direttore amministrativo dell’Arta di Pescara(Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) Antonio Fernandez, 56 anni, nell’ambito di un’inchiesta su concorsi e appalti truccati all’ente pescarese. Nell’ambito della vicenda sono indagati un altro dirigente dell’Arta di Pescara e un ingegnere dell’Arta Toscana.
Nel mirino una serie di violazioni commesse in occasione di un concorso pubblico bandito dall’Arta Abruzzo il 15 maggio 2010 per l’assunzione a tempo indeterminato di un perito elettrotecnico. Il concorso poi e’ stato vinto da un lavoratore precario dell’agenzia regionale, che e’ pure indagato.
Dalle indagini, che sono partite a seguito di alcune segnalazioni anonime, e’ emerso che il concorso e’ stato condizionato e pilotato grazie alla nomina di uno dei componenti della commissione esaminatrice. Questa persona, sempre secondo le indagini, ha infatti predisposto la traccia della prova scritta d’esame e, alcuni giorni prima dello svolgimento, l’ha consegnata al candidato designato.
I quattro indagati sono accusati, in concorso tra loro, di rivelazione di segreti di ufficio e falsita’ ideologica in atti pubblici. Il direttore amministrativo e’ agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare e’ stata emessa dal gip del tribunale di Pescara Gianluca De Ninis, su richiesta del procuratore Cristina Tedeschini e dei pm Nicola Trifuoggi e Gennaro Varone.
L’attivita’ di polizia giudiziaria ha inoltre messo in luce che Antonio Fernandez, abusando del suo incarico, ha messo in atto un tentativo di concussione ai danni di una dipendente dell’Arta, che con le sue dichiarazioni ha collaborato alle indagini. Il direttore amministrativo, accusandola di aver dato il via all’inchiesta, l’avrebbe minacciata di avviare un procedimento disciplinare nei suoi confronti.
Inoltre avrebbe tentato di costringerla a redigere un’attestazione in cui si assumeva ogni responsabilita’ nell’indicazione dei componenti della commissione del concorso con l’obiettivo di dissimulare ogni sospetto di ingerenza sua e delle altre persone indagate. Al rifiuto della dipendente, Fernandez avrebbe predisposto una delibera di trasferimento della donna all’Arta di Chieti, facendola sottoscrivere al direttore generale dell’agenzia all’oscuro di tutto e estraneo ai fatti.
Con il trasferimento la donna ha anche subito un vero e proprio demansionamento. In relazione a questa vicenda Fernandez deve rispondere anche di tentata concussione e abuso d’ufficio.
Il direttore amministrativo dell’agenzia di Pescara e’ accusato poi di aver assunto un ruolo determinante in un’altra vicenda con il concorso di un legale del Foro di Chieti. I due devono rispondere di corruzione. Nello specifico Fernandez, in qualita’ di presidente della commissione per l’aggiudicazione del servizio di avvocatura dell’Arta di Pescara, avrebbe concordato con l’avvocato teatino, partecipante alla gara, il contenuto di due bandi del concorso.
Secondo l’accusa il dirigente dell’Arta, dopo aver aperto le buste contenenti le offerte tecniche, ha sospeso in modo pretestuoso il primo bando in quanto si e’ reso conto che uno dei concorrenti avrebbe potuto vincere al posto dell’avvocato di Chieti. Il legale in cambio si sarebbe reso disponibile ad assumere la cognata di Fernandez nel suo studio legale. (AGI)