4 aprile 2012 – Il cosiddetto cibo-spazzatura non solo fa ingrassare, ma puo’ anche portare a disturbi depressivi: infatti, uno studio spagnolo ha svelato che mangiare troppe merendine, dolci confezionati e altri snack, oppure consumare i propri pasti troppo spesso al fast-food, aumenta del 51% il rischio depressione.
La ricerca e’ stata condotta all’Universita’ de Las Palmas de Gran Canaria e all’Universita’ di Granada, e pubblicata sulla rivista ‘Public Health Nutrition’.
Diretti da Almudena Sánchez-Villegas, i ricercatori spagnoli hanno seguito per un periodo di tempo un campione di quasi 9.000 persone – nessuna delle quali aveva precedentemente ricevuto una diagnosi di depressione ne’ tanto meno risultava in cura con antidepressivi – analizzando che tipo di dieta seguissero e il loro stato di salute mentale. Nel corso del periodo di monitoraggio, per 493 soggetti esaminati e’ stata effettuata una diagnosi di depressione. I ricercatori hanno cosi’ riscontrato una associazione diretta tra rischio depressione e abbondanza/frequenza di cibo spazzatura nella dieta di ciascuno.
Ovvero, piu’ si mangia male e piu’ aumenta il rischio di soffrire del male di vivere.
Lo studio avvalora dunque la tesi che una dieta sana e’ un ingrediente fondamentale non solo per il corpo ma anche per la psiche: un precedente studio dello stesso gruppo di ricerca, condotto su oltre 12 mila soggetti, aveva infatti portato a conclusioni simili. Non a caso, e’ ormai documentato che cibi come il pesce, ricco di omega-3, le verdure e alimenti che apportano vitamine del gruppo B, funzionano da ‘antidepressivi’