L’Aquila, 3 aprile 2012 – A tre anni dal terremoto la ricerca condotta dall’Universita’ di L’Aquila e finanziata dalla protezione civile nazionale , presenta i dati sullo stato psicopatologico dei bambini e degli adolescenti del comprensorio aquilano.
A tre anni dal terremoto del 2009, la ricerca promossa dall’Università degli Studi di L’Aquila con la direzione scientifica del prof. Enzo Sechi, il coordinamento della dott.ssa Lorena Mattei ed il finanziamento del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile si è conclusa con dei risultati interessanti nel campo delle psico-traumatologie post-traumatiche in età evolutiva. I dati emersi, saranno discussi e presentati nel congresso internazionale che si svolgerà proprio a L’Aquila nella prima metà del 2013 e che riunirà ad uno stesso tavolo i più importanti esperti internazionali del settore, con i quali si discuteranno i punti del nascendo “Protocollo nazionale per la gestione psicologica ed il trattamento clinico dei minori in emergenza” in corso di elaborazione dalla cattedra di Neuropsichiatrai Infantile dell’Università di L’Aquila in collaborazione con le istituzioni pubbliche e private che hanno fornito supporto e sostegno al progetto
scientifico in tutto il periodo dell’emergenza.
La ricerca dal titolo: “ A.t.A.b. (acronimo di Ambiente terra. Ambiente bambino). Dalla gestione dell’emergenza,alla valutazione, cura e monitoraggio del disagio post-traumatico nei minori aquilani” è stata condotta su 2 livelli: clinico e sociale , in un arco di tempo di tre anni .
I perché della ricerca:
I bambini costituiscono una popolazione ad alto rischio per lo sviluppo di sintomatologie post-traumatiche e di alti livelli di distress / IL Disturbo Post-traumatico da stress ( Post Traumatic Stress Disorder (PTSD) è la risposta principale all’esposizione dei minori agli eventi catastrofici.
LE ESPERIENZE POSTTRAUMATICHE POSSONO MODIFICARE :
– le aspettative che l’individuo ha sul mondo
– il senso d’integrita’ personale
– la sicurezza e la stabilita’ delle relazioni interpersonali
– la sintomatologia connessa al trauma è in relazione con la fase evolutiva del minore e ne può compromettere lo sviluppo psicologico e comportamentale sempre più evidenti le relazioni che intercorrono traumi infantili e traumi dell’età adulta e le dinamiche con cui le conseguenze del trauma infantile possono compromettere il funzionamento adulto
Gli obiettivi della ricerca:
Valutare, curare e monitorare gli stati, i disagi e/o i disturbi psicologici scaturiti dall’esposizione dei minori agli eventi catastrofici con particolare attenzione alle manifestazioni cliniche del PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) analizzati nell’ambito culturale ed ambientale di appartenenza
– Analizzare i conflitti intrapsichici che impediscono l’elaborazione del trauma e l’evoluzione dello sviluppo psicologico e sociale del minore
Le attività della ricerca:
– Attività di sostegno ed assistenza alla popolazione minorile ed alle famiglie presso le aree di accoglienza attraverso centri per l’ascolto in collaborazione con : Psicologi di Esercito Italiano, Aeronautica, Marina Militare, Associazione Psicologi per i Popoli, Associazione Cisom.Cavalieri di Malta, ecc.
– Screening psicologico su minori ed adolescenti per la valutazione della psicopatologia post-traumatica, a valutazione delle competenze sociali ed i problemi emotivo-comportamentali di bambini ed adolescenti e le capacità di coping dei genitori.
– Laboratori psico-sociali e focus group nelle scuole di L’Aquila , frazioni e paesi limitrofi
– Re-test su minori per la valutazione della gamma dei cambiamenti di vita alla quale sono intercorsi i minori aquilani, che possono essere quindi, fonte di ulteriore stress e richiedono riadattamento psicologico,sociale, comportamentale.
I numeri della ricerca :
– 1.475 minori iscritti nelle scuole del comprensorio aquilano
– Oltre 100 minori afferenti dagli ambulatori dei medici pediatri di famiglia (Ass. APAq)
– 112 i minori e le famiglie / screning Roseto degli Abruzzi
– 200 i minori iscritti nei Centri ludico-socializzanti per l’analisi ed il monitoraggio delle reazioni psicologiche post-traumatiche
– Prime visite post-terremoto : 169
– Numerose famiglie afferenti ai centri di ascolto direttamente gestiti dall’U.O.C. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza diretta dal prof. Sechi o in collaborazione con istituzioni pubbliche e private operenti nel territorio.
I dati della ricerca:
I dati emersi, molto interessanti nell’ambito della letteratura scientifica, mostrano come i minori portatori di un disturbo psicopatologico strutturato PTSD-Post Traumatic Stress Disorder (Disturbo Post Traumatico da Stress, vera e propria condizione clinica che necessita un intervento in ambito sanitario), osservati dopo circa 10 mesi dall’evento raggiungono il 3% del campione (età compresa fra i 7-8 e i 13-14 anni), mentre, quelli con un disagio psicologico anche consistente (sofferenza psicologica) sono il 18%, e sono prevalentemente di sesso femminile. L’utilizzo di strumenti impiegati per la rilevazione di disturbi psichiatrici tra la popolazione minorile, studiati attraverso un informazione fornita dai genitori hanno evidenziato che soltanto il 27 % dei minori intervistati erano completamente negativi mentre il 73% presentavano problemi di ordine psicopatologico, naturalmente di questi, soltanto circa 1/4 presentavano un franco disturbo psichiatrico, mentre approssimativamente i 3/4 presentavano problemi ai limiti di un disturbo o più correttamente un’area di rischio.
I problemi più rilevanti sono stati: problemi psicosomatici, problemi attentivi, problemi di isolamento relazionale, problemi ansioso depressivi ; da sottolineare il fatto che la maggioranza di problemi ansioso depressivi che potevano configurare proprio disturbo psico-patologico strutturato era attribuita a minori il cui stile di vita post-terremoto è stato soggetto a cambiamenti ed a situazioni familiari disagiate. (Es. cambiamenti ripetuti di abitazioni, perdita di lavoro di uno o entrambi i genitori, ecc.
Scarica il comunicato stampa sulla ricerca