L’Aquila, 12 marzo 2012 – Resta in carcere il militare 21enne avellinese accusato di violenza sessuale aggravata e tentato omicidio nei confronti di una studentessa universitaria laziale sua coetanea. Lo ha deciso stamane il Tribunale del Riesame dell’Aquila al quale avevano fatto ricorso i legali dell’indagato, Francesco Tuccia.
Il giovane, militare in ferma breve di stanza a L’Aquila, e’ accusato di aver stuprato la giovane nella notte del 12 febbraio scorso all’esterno di una discoteca di Pizzoli (L’Aquila). La ragazza, lasciata all’agghiacio e in un lago di sangue, si era salvata solo grazie all’intervento del titolare del locale e degli addetti alla sicurezza.
Secondo il Riesame (presidente Novelli, giudici Macaro’ e Ferrari), i gravi indizi di colpevolezza non consentono a Tuccia, almeno per ora, altra forma di detenzione che non si il carcere. Nell’udienza di stamane con il militare erano presenti anche i suoi familiari. La studentessa, che secondo l’accusa sarebbe stata stuprata con un corpo estraneo, era stata ricoverata per diversi giorni all’ospedale dell’Aquila dove era stata sottoposta anche ad un intervento chirurgico.
AVVOCATO INDAGATO, RAPPORTO CONSENZIENTE
L’avvocato Alberico Villani, legale di fiducia del giovane militare, ha presentato una copiosa memoria difensiva. Nel corso dell’udienza Villani ha ribadito l’inesistenza del corpo contundente, che secondo l’accusa sarebbe stato utilizzato per procurare le gravi lesioni agli organi genitali della studentessa universitaria, rimarcando la tesi del rapporto sessuale consenziente tra i due giovani. In settimana si conosceranno le motivazioni dei giudici del Riesame. (AGI) Aq1/Ett
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