FUNERALI TERREMOTO: INDAGATA PER TRUFFA POMPE FUNEBRI A L’AQUILA

L’Aquila, 3 feb. – Scoppia lo scandalo all’Aquila sui funerali solenni celebrati il 10 aprile 2009, a quattro giorni dal devastante sisma che ha messo in ginocchio l’intero comprensorio aquilano, capoluogo in particolare. La Procura della Repubblica dell’Aquila, ha messo sotto inchiesta l’impresa aquilana “Taffo Gaetano e figli snc” con sede anche a Roma.

L’accusa e’ di truffa ai danni dello Stato. Le indagini della Guardia di Finanza dell’Aquila hanno accertato che l’impresa ha fatturato servizi effettuati da altre imprese funebri a cui si erano rivolti i parenti delle vittime del terremoto. In particolare, le Fiamme gialle hanno riscontrato irregollarita’ in 29 fatture per forniture di bare e altre 20 per il trasporto delle salme nei luoghi di residenza, per un importo di 40 mila euro circa.

L’impresa Taffo ha agito nei funerali solenni a cui avevano partecipato le massime cariche dello Stato, su incarico dell’allora Prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli (attuale responsabile del Dipartimento di protezione civile nazionale) nominato referente del Governo da poche ore. (AGI)

POMPE FUNEBRI, SU FUNERALI SOLENNI NOI ESTRANEI
“La Taffo snc dichiara la sua estraneita’ ai fatti contestati e oggetto di avviso di garanzia”. Lo afferma l’avvocato Paolo Vecchioli, del Foro dell’Aquila, legale dell’impresa “Taffo Gaetano e figli snc”, in relazione all’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila che al termine di indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza, vede la ditta di onoranze funebri (attiva anche a Roma) indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato per i fatti relativi ai funerali solenni delle vittime del terremoto, svolti il 10 aprile del 2009, a quattro giorni dal terribile sisma che ha causato la morte di 309 persone. “Nei modi e termini di rito si provvedera’ a dimostrare, anche documentalmente, l’infondatezza di quanto contestato – continua l’avvocato Paolo Vecchioli -. Per quant’altro la snc provvedera’ a tutelarsi relativamente a fatti calunniosi e/o diffamatori e, nel senso che precede, ha conferito mandato allo studio in intestazione. Ci si auspica una solerte e veloce definizione della fase delle indagini al fine di ogni piu’ ampia valutazione dei fatti contestati e dei riferimenti specifici degli stessi da sottoporre alle garanzie della difesa – conclude il legale – e prima di ogni processo mediatico”. (AGI)

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