TERREMOTO: REPORT INGV SULLO SCIAME IN PROVINCIA DI TERAMO

17 dicembre 2011 – Dalla tarda serata di ieri si è attivata una sequenza sismica nell’area della provincia di Teramo, presso i comuni di Torricella Sicura, Cortino e Campli. La sequenza è iniziata con un terremoto di magnitudo locale (o Richter) pari a 3.2 (ore 23:28 GMT del 16 Dicembre) ed è proseguita con numerose scosse durante la notte.

Complessivamente sono stati localizzati, fino al momento della presente relazione, 21 terremoti, il più forte dei quali ha avuto magnitudo locale pari a 3.4 ed è avvenuto alle ore 03:04 GMT di oggi, 17 Dicembre 2011. Tutte le altre scosse hanno avuto magnitudo minore di 3.0.

Figura 1 – Mappa geografica dell’area interessata dalla sequenza sismica

Sismicità recente dell’area interessata dalla sequenza
La figura 2 mostra la distribuzione della sequenza sismica in atto da ieri sera. L’area è molto ristretta e i terremoti avvengono a profondità comprese tra i 15 e i 20 km.

Figura 2 – Mappa epicentrale dei terremoti della sequenza sismica in atto

L’area della sequenza non è stata interessata da importante sismicità nel corso degli ultimi anni. Una estrazione dal catalogo Iside.rm.ingv.it dal 2005 mostra che la sequenza di questa notte è la prima che avviene nell’area dal 2005 (figura 3). Le aree adiacenti, a nord e a sud, sono state interessate dal 2005 da numerose sequenze sismiche, anche rilevanti come durata e magnitudo massime (ad esempio la sequenza sismica nel fermano con due eventi di magnitudo 4.0 del Gennaio 2010). La scossa di questa notte delle 03:04 è la più forte registrata dal 2005 nell’intorno di 15 km dal suo epicentro.
L’area della sequenza interessa un settore della catena Appenninica meno attivo della parte a ovest, dove storicamente si sono concentrati i terremoti più forti dell’Appennino.

Figura 3 – Sismicità dell’area dal 2005

Sismicità storica
Informazioni storiche derivano dal catalogo storico denominato CPTI04 (Gruppo di Lavoro CPTI, 2004, disponibile sul nostro sito http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/) .
La figura 4 mostra gli epicentri dei terremoti storici avvenuti nell’area in oggetto. Si osserva che non sono avvenuti rilevanti terremoti nel passato e l’unico evento entro i 20 km dall’epicentro è il terremoto del Gran Sasso del 1950 di magnitudo stimata pari a 5.7. Si noti come la sismicità maggiore si concentri verso l’asse della catena Appenninica, come precedentemente osservato.
La storia sismica della Città di Teramo, rappresentata in figura 5, mostra che la massima intensità è stata osservata per il terremoto del Febbraio del 1703 ed è stata pari all’ VIII MCS, mentre tutti gli altri terremoti hanno provocato danni minori.

Figura 4 – Sismicità storica dell’area in oggetto estratta dal CPTI04 (Gruppo di Lavoro CPTI, 2004)

Figura 5 – Storia sismica della città di Teramo estratta dal CPTI04 (Gruppo di Lavoro CPTI, 2004)

Pericolosità sismica dell’area in oggetto
Tutte le conoscenze scientifiche al momento disponibili sono riassunte nella Mappa di Pericolosità Sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2005, n. 3519, All. 1b) dalla quale si rileva che l’area in oggetto è a medio-alta pericolosità (figura 6).

Figura 6 – Carta della Pericolosità sismica del territorio nazionale espressa in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).