A Carlo Costantini, capogruppo IdV in Consiglio regionale d’Abruzzo, ”piacerebbe scoprire almeno una volta che avevamo torto; ma purtroppo non accade”. ”Alla fine del 2010 l’Italia dei Valori defini’ il bilancio regionale di previsione 2011 un ‘bilancio lacrime e sangue, ma non per tutti’. Appariva vistosissima, infatti, l’incongruenza tra i proclami di Chiodi, che annunciava, con l’avvento della meritocrazia, la riduzione del numero dei dirigenti e l’aumento dello stanziamento alla voce ‘retribuzioni dei dirigenti”’.
”Domandammo – ricorda – come e’ possibile che riducendo il numero dei dirigenti, aumentino i loro costi’? Ci risposero come ci rispondono sempre, rivolgendoci le accuse di sempre e contestandoci, come sempre, di non capire”. ”Ed invece, come sempre – fa notare Costantini – avevamo capito benissimo, se e’ vero, come e’ vero, che la giunta Chiodi, in spregio a qualsiasi parametro meritocratico, ha poi elargito a pioggia, a direttori e dirigenti della Regione Abruzzo, aumenti della retribuzione di risultato vicini al 100% di quella dell’anno precedente”.
L’esponente IdV non esita a definire ”uno scandalo l’operazione che Chiodi ha avallato, perche’ ricordo perfettamente quali e quanti sacrifici aveva imposto, lo stesso bilancio e, dunque, lo stesso Chiodi, ai piu’ deboli, ai disabili, ai precari”. ”Noi dell’IdV non ci stiamo – assicura in conclusione – Abbiamo deciso di stare dalla parte dei cittadini, dei tanti che lo stipendio lo hanno perso o rischiano di perderlo e non di chi continua ad aumentarselo, a spese della povera gente. E da questa parte continueremo a stare”.