LA TECNOLOGIA CHE AIUTA LA TUA CASA A INQUINARE MENO

Se adottiamo le giuste soluzioni di efficientamento energetico sulle nostre case da qui al 2016, potremmo arrivare a un risparmio di 44 milioni di tonnellate di petrolio. È quanto afferma l’ Energy Efficency Report, documento stilato dall’ Energy&Strategy Group della School of Management delPolitecnico di Milano. Questo dato si ridimensiona a 21,5 milioni di tonnellate di petrolio se si interviene su edifici già strutturati, di cui non bisogna stravolgere la costituzione di base. Si  tratta di una stima comunque superiore agli obiettivi fissati dal Piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica del 2007 e a quanto stabilito dall’ equivalente piano europeo per il 2020. Limitare i consumi degli edifici – che in Italia contribuiscono al 36% del dispendio energetico – è fondamentale per migliorare l’ambiente. Ed è un passo che, oltre al governo, dobbiamo compiere noi cittadini. Come? Vivendo casa nostra e le sue risorse più consapevolmente. Wired.it aveva già parlato del prezzo che ci costa (in bolletta) il vizio di lasciare gli elettrodomestici in standby e consigliato di comprarne nuovi green i cui prezzi di vendita si sarebbero ammortizzati nel tempo.
Qui vogliamo segnalarvi alcuni dispositivi  preposti al monitoraggio del consumo energetico domestico.

Energenio
“Statistiche europee dimostrano che si può risparmiare fino al 10% di energia adottando un approccio più attento”, spiega il direttore della divisione Efficienza Energetica di Sorgenia Giovanni Lispi. Il gruppo commercializza una soluzione che permette di monitorare in tempo reale i consumi elettrici. EnerGenio (www.energenio.biz), questo il nome del prodotto, composto da un piccolo monitor e da un contatore che permettono all’utente di verificare in tempo reale quanto si sta consumando. Il segnale parte da una pinza amperometrica che rileva la corrente passante per il cavo in analisi e viene trasmesso via radio al monitor, sul quale compaiono “le informazioni sulla potenza istantanea assorbita, sull’energia consumata, su quanto sta spendendo e l’andamento dei consumi nel tempo”. La spesa è di 70 euro.

Prese intelligenti
Per ciò che concerne atteggiamenti virtuosi, Lispi segnala le prese intelligenti per i sistemi di dispositivi legati a televisione e computer. A differenza di una classica multipresa con pulsante, questi oggetti spengono automaticamente tutti i gingilli collegati a quello principale nel momento in cui cessa la sua attività. “Il concetto di risparmio energetico consiste in una riduzione dei consumi senza modificare le normali abitudini”, spiega Lispi. Il gesto di spegnere la multipresa è un di più del quale si rischia di dimenticarsi. Il cartellino è di 30 euro per l’ecosistema pc e di 40 per quello tv. 

GreenBuilding
Nella medesima direzione, monitoraggio e contenimento dei consumi, si è diretta l’ Università di Pisamediante lo sviluppo del prototipo di un sistema in grado di tenere sotto controllo l’energia e la spesa ad essa collegata. La soluzione si chiama GreenBuilding ed è stata sviluppata da Giuseppe Anastasi, docente del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. “La quantità – dichiara – di energia che viene consumata negli edifici è pari al 20% dell’energia consumata nel mondo. In Europa e Stati Uniti la percentuale sale al 40% e un terzo di questa energia viene consumata da lampadine accese inutilmente, computer accesi di notte o nel weekend e dispositivi in standby”. Bisogna, aggiunge Anastasi, ” combattere la pigrizia delle persone che, come dimostra uno studio fatto a Berkley, pur rendendosi conto del risparmio potenziale tendono a non cambiare comportamento”. La soluzione studiata dall’ateneo è dunque composta da una serie di sensori collegati alle prese di corrente che comunicano via wireless a un server centrale i dati sui consumi e intervengono autonomamente laddove è necessario: “Un sensore ambientale può ad esempio regolare l’intensità della luminosità di una lampada in base alla luce naturale circostante”, spiega Anastasi. L’utente può inoltre venire avvisato tempestivamente via sms su eventuali anomalie. Il tallone d’Achille del sistema è il prezzo: “Tra i 4 e i 5 mila euro dei quali un privato non può farsi carico”, sottolinea il docente tutt’ora alla ricerca di soluzioni che abbassino il cartellino. 

Youmeter
La piattaforma Youmeter (www.youmeter.it) è un progetto sviluppato in collaborazione con la Regione Piemonte e dedicato esclusivamente alle aziende. “L’investimento rientra in due o tre anni, per rivolgersi ai privati bisognerebbe potersi affidare a incentivi o a interventi del legislatore”, spiega il responsabile commerciale della società responsabile del progetto eGlue Technologies Antonino Fiume. Come nel caso dell’Università toscana, Youmeter si basa su una rete di sensori mediante i quali monitorare il consumo generale o di ogni singolo elettrodomestico. Un sensore e il software di gestione costano circa 1.500 euro. Siamo, anticipa Fiume, in procinto di lanciare con un partner un sistema di monitoraggio casalingo generale (analogo a quello di Sorgenia dunque) che costerà 80 euro.

(da wired.it)