L’Aquila, 16 novembre 2011 – L’assessore alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila, Pietro Di Stefano, si pronuncia sull’ultima ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri, la n. 3978, in materia di ricostruzione pesante.
“Non riesco a decifrare l’utilità di tale provvedimento e, al contrario, comprendo perfettamente le rimostranze di coloro che si sentono ingiustamente colpiti dalla medesima ordinanza” – dice Di Stefano. “Credo che i Presidenti dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ance abbiano entrambi ragione. Mi pare insostenibile scrivere, in un atto, che devono essere decurtate le parcelle professionali in caso di ritardi nei lavori, quando il rapporto tra il proprietario dell’immobile da riparare e il professionista è di natura strettamente privatistica. Analogo ragionamento vale per le imprese; il legame cittadino-impresa è anch’esso di carattere privato e le sanzioni a carico di chi esegue i lavori sono inserite nei contratti stipulati tra le parti.
Inoltre ci sono articoli contradditori che sembrano il frutto di un approssimativo copia e incolla, piuttosto che il risultato di un ragionamento utile alla ricostruzione.
Vale la pena sottolineare che, in queste ordinanze, si scandiscono tempistiche per tutti, ma si continua a ignorare il fatto che è essenziale un’opportuna regolamentazione di tempi per quanto riguarda l’esame delle richieste di contributo per la ricostruzione, come il Comune ha fatto presente da mesi e mesi e in maniera molto puntuale.”