Dopo 15 giorni di quiescenza, il Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna ha prodotto un nuovo episodio eruttivo nella serata del 23 ottobre 2011, il 17° di questo tipo dall’inizio dell’anno. Il “preludio” di questo evento è stato molto breve, mentre alle 20.30 sono iniziale le fontane di lava, alte anche centinaia di metri e ben visibili dalla riviera jonica. L’attivita’ di fontanamento lavico si è protratta per quasi due ore prima di diminuire gradualmente.
Una colata di lava è scesa lungo la parete occidentale della Valle del Bove, mentre la nube di cenere prodotta da questa eruzione è stata spinta dal vento verso est-sudest, causando ricadute di cenere e lapilli sugli abitati di Zafferana e Santa Venerina e dintorni.
Gia’ in mattina a mettere in allerta gli esperti era stato il tremore vulcanico che era stato localizzato proprio in quella zona.
L’emissione di cenere ha fatto scattare l’allerta in aeroporto dove e’ prevista una riunione da parte dell’unita’ di crisi per stabilire se chiudere lo scalo di Fontanarossa. Centinaia di catanesi si sono fermati lungo l’autostrada Catania-Messina per assistere alla spettacolare visione delle fontane di lava.
AEROPORTO CHIUSO SINO ALLE 5, VOLI CANCELLATI
Restera’ chiuso fino alle 5 di lunedì 24 lo spazio aereo dell’aeroporto internazionale di Catania-Fontanarossa. Lo ha deciso l’Unita’ di Crisi riunitasi questa sera dopo che l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) aveva diramato un bollettino annunciando una nuova fase eruttiva dell’Etna, avvenuta infatti con boati, fontane di lava ed emissione di cenere vulcanica.
La chiusura dello spazio aereo ha comportato modifiche per 14 voli (6 arrivi e 8 partenze). I voli in arrivo (da Londra, due da Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Bologna) sono stati dirottati su altri scali. Gli 8 voli in partenza (per Bologna, Francoforte, Verona, Napoli, Cagliari e due per Milano Linate) sono stati cancellati. L’unita’ di Crisi tornera’ a riunirsi domattina alle 5.30.
(immagine di repertorio)