Il governo Berlusconi si appresta a rendere impossibile la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche, e a fare di tutto per complicare le indagini della magistratura. Un caso? Assolutamente no. Altrimenti come potrebbero gli italiani sapere ad esempio che, mentre una città veniva giù e 309 vite si spezzavano, c’era chi rideva per gli affari che avrebbe fatto? O come faremmo a conoscere gli affari della cricca del G8? O, come in quest’ultimo caso, gli affari dei cosiddetti “Fondi Giovanardi”, fondi destinati al sociale, ma che tramite associazioni su cui sono ancora da valutare eventuali responsabilità della curia aquilana, c’era chi si interessava soltanto alle proprie entrate finanziarie, senza rispetto alcuno delle persone cui sarebbero tornati utili?
«È il terzo terremoto che mi faccio», diceva il Prof. Fabrizio Traversi (in foto), arrestato il 22 settembre 2011 e ai domiciliari insieme al medico aquilano Gianfranco Cavaliere. Intercettato già alcuni giorni dopo il sisma del 6 aprile 2009.
Sullo sfondo la Fondazione Abruzzo solidarietà e sviluppo, cui partecipò anche la Curia aquilana, con il ruolo di presidente e vicepresidente vicario ai due vescovi mons. Giuseppe Molinari e mons. Giovanni D’Ercole.
Ecco cosa viene fuori da un’intercettazione telefonica del colloquio con l’avvocato Antonio Morgante (responsabile della segreteria del commissario Chiodi e anche lui componente del collegio scientifico della Fondazione)
Traversi: «C’è un pacchettino di 4 milioni di euro pronto all’uso».
Morgante: «Pronti…è meglio…benissimo».
Traversi: «Capito? Mi faccio dare dalla diocesi Palazzo Cappelli».
Morgante: «…ah..ah…».
Traversi: «2500 metri quadri…ci piazzo dentro la Fondazione, e la prima dote della Fondazione è quello che mi porto via dall’istituto».
Morgante: «E certo».
Traversi: «Ho già parlato con sua eccellenza».
Morgante: «Non tutti i mali vengono per nuocere, se vengono gestiti».
Intercettazioni e foto dal ilCentro.it