Commesse in calo e lavoratori in eccesso nel sito di Avezzano della Micron l’azienda americana che produce semiconduttori e impiega piu’ di 1.700 lavoratori. A lanciare l’allarme sono stati i sindacalisti della Micron che questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede della Uil ad Avezzano in cui hanno presentato la piattaforma integrativa, hanno chiesto il ritorno alle otto ore. La nuova turnazione, se accettata, manderebbe in pensione le 12 ore che secondo i sindacalisti creano difficolta’ anche per la gestione del lavoro.
“La Micron, nel caso non dovesse fare investimenti, non ha vita lunga e con l’attuale quantita’ di produzione non puo’ reggere”, ha precisato Michele Paliani segretario della Uilm-Uil. Secondo il segretario della Fim-Cisl Antonello Tangredi “nella presentazione dei bilanci delle compagnie di semiconduttori la Micron e’ l’unica in calo. Cio’ significa che lo stabilimento di Avezzano ha bisogno di un rilancio e di una riorganizzazione del lavoro. Temiamo che la casa madre americana possa riportare negli Stati Uniti la produzione cosi’ come dettato dalla politica di Obama”. Dello stesso parere e’ anche Alfredo Fegatelli: “i nostri modelli di turnazione che abbiamo presentato nella piattaforma sindacale potrebbero migliorare le condizioni del lavoro e garantire i livelli occupazionali che senza un rilancio dello stabilimento sono in crisi”