Circa 500 coppie dell’Aquila, ma con i coniugi con residenza in due diverse abitazioni, avrebbero riscosso, nel tempo, un doppio contributo di autonoma sistemazione senza averne diritto. E’ quanto è emerso nel corso della seduta del 15 settembre scorso della quinta commissione consiliare del Comune del capoluogo, “Controllo e garanzia”, presieduta dal consigliere Enzo Lombardi, cui hanno partecipato anche il coordinatore della Struttura per la gestione dell’emergenza (Sge), Roberto Petullà, l’assessore comunale all’Assistenza alla popolazione Fabio Pelini e la responsabile della Funzione 6, area Assistenza alla popolazione della Sge, Paola Giuliani, dirigente del Comune.
In pratica molte coppie non divorziate, separate, hanno fatto doppia richiesta del Cas come se si trattasse di due nuclei familiari distinti, percependo con un contributo maggiorato.
Petullà a tal proposito ha annunciato l’intenzione di far intervenire la Corte dei Conti per verificare l’eventuale danno erariale e la Procura ordinaria