Il primo luglio 2010, in occasione della partecipazione del senatore Giovanardi ad un evento a Campobasso, Traversi chiede al Cavaliere di recarsi nel capoluogo molisano per avvicinare il sottosegretario in relazione ai progetti della Fondazione. Il Cavaliere, pertanto, avvicina il sottosegretario e lo mette in contatto, utilizzando il proprio telefono cellulare, con Mons. D’Ercole. Si registra la seguente conversazione:
Senatore Carlo GIOVANARDI : “Come va?”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE : “Mah, abbastanza bene.. a L’Aquila, come tu sai, la situazione è sempre più difficile .. più complessa, veramente complicata, diventa anche difficile lavorarci”.
Sen Carlo GIOVANARDI: “Io ho avuto ieri una telefonata di Mantini (onorevole del Pd, ndr)”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “eh..”
Sen Carlo GIOVANARDI: “L’onorevole… e mi ha detto “guarda, benissimo, quel progetto di D’ERCOLE è la cosa..” dice lui, eh io.. quindi.. “più bella che è stata fatta la più intelligente” e dico “bhè, sono contento che tu condivida..”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Si, ma guarda: io voglio dirti solo questo. Noi abbiamo creato questo qui per fare in modo che si faccia qualcosa perché sennò non si fa nulla. Abbiamo messo in rete tutte le strutture possibili tutti i comuni, tutte le associazioni”.
Sen Carlo GIOVANARDI: “Ma dopo l’incontro di Palazzo Chigi, lo avete già fatto quest’incontro tecnico?
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “L’incontro tecnico sono andati a farlo oggi, stamattina. E io parto per l’Africa domani mattina. Volevo soltanto dirti questo: siccome è ovvio che con questo nostro progetto probabilmente daremo fastidio a qualcuno, faranno un po’ di questioni. Mi raccomando: tieni la barra ferma“.
Sen Carlo GIOVANARDI: “Ma ti immagini! Ma io ho solo bisogno che voi.. cioè, che chi mi può dare il disco verde che è il commissario di governo mi dica “spendi” e io vengo lì con i soldi cash..”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Il commissario di governo troverà tutti i cavilli”.
Sen Carlo GIOVANARDI: “E bhè, ho capito, e se trova tutti i cavilli io che posso fare, cioè…”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Vabbè, ma intanto dovrai dimostare..”
Sen Carlo GIOVANARDI: “Ma il commissario o il vice commissario?”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “No, ma tutti e due a questo punto sono un po’ .. sono un pochettino così, perché evidentemente la ragione di fondo è che siccome vedono che quello che dovevano fare loro non lo hanno fatto..”
Sen Carlo GIOVANARDI: “Ma guarda..”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “.. e lo fanno altri …”
Sen Carlo GIOVANARDI: “Guarda, io ti dico: come sono venuto giù sei mesi fa a fare una conferenza stampa, io porto pazienza ancora un pò, poi torno a L’Aquila, chiamo tutti i giornalisti e dico “scusate, sono 13 mesi…”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Esatto..”
Sen Carlo GIOVANARDI: “.. vabbè, 14.. che cerco di spendere 12 milioni in contanti per L’Aquila e mi dovete ancora dire dove li posso spendere”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Noi.. noi in settimana ti diamo tutti i progetti nostri, pronti”
Sen Carlo GIOVANARDI: “E certo.. bravo..”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Tutto quanto.. dopo di che..”
Sen Carlo GIOVANARDI: “Altro che carriole o non carriole.. scusami, altro che popolo delle carriole. Ce lo hi qua i soldi .. che alla fine.. veramente una cosa incredibile. Comunque, io aspetto ancora un pò, poi risollecito il commissario, se magari tramite CAVALIERE che è qua e poi dico “amico, io ho polemizzato con il sindaco, ma a me non mi fa mica (..) lo schieramento politico, eh! Se devo polemizzare con uno del PDL ci penso due secondi, ma proprio non me ne può fregare di meno”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Ecco, io ti dico soltanto questo: noi stiamo lavorando seriamente l’unico obiettivo è quello di fare in modo che tutto il territorio si metta in moto, perché altrimenti non…”
Sen Carlo GIOVANARDI: “E che si facciano le cose soprattutto”
Monsignor Giovanni D’ERCOLE: “Ma noi siamo pronti. Il progetto è operativo, in settimana tu avrai tutti i nostri progetti”.
Sen Carlo GIOVANARDI: “Perfetto. Ok”.
Si salutano.