Gli ultimi cinque sfollati “irriducibili” hanno lasciato la caserma “Campomizzi” accettando il trasferimento alla scuola ispettori della Guardia di Finanza a Coppito. Dopo un braccio di ferro durato quasi due mesi e mezzo, gli spazi della caserma diventano interamente residenza universitaria con l’azienda per il diritto allo studio universitario (Adsu) dell’Aquila che entra in possesso dell’intera struttura dove la disponibilità di posti passa da 250 a 400 posti. Lo sblocco della difficile situazione è stato annunciato dall’assessore comunale dell’Aquila all’Assistenza alla popolazione, Fabio Pelini.
“Le cinque persone che erano rimaste lì – ha spiegato – hanno lasciato la residenza. Alla Guardia di Finanza di Coppito avranno vitto e alloggio, lo stesso trattamento che avevano alla Campomizzi”. La stessa Struttura per la gestione dell’emergenza qualche giorno fa aveva minacciato di ricorrere alla forza pubblica per sgombrare i cinque sfollati. Cinque giorni fa anche un gruppo di studenti dell’Udu (Unione degli universitari) ha effettuato un blocco stradale per evidenziare quanto fosse urgente risolvere la situazione, per garantire gli alloggi ai fuori sede.
Tra i cinque “irriducibili” c’erano anche due inquilini delle case Ater di via dei Verzieri, i cosiddetti “invisibili” che non avevano il diritto all’assistenza in quanto le abitazioni sono risultate inagibili per motivi non connessi al terremoto. Ora si attende dunque il passaggio ufficiale della palazzina ‘C’ della Campomizzi all’Adsu, che aveva sollecitato lo sblocco e che oggi ha pubblicato le graduatorie per le residenze universitarie. Anche oggi l’Udu aveva ribadito la necessità di un passaggio immediato.