L’Italia continua a tremare. Un nuovo terremoto di magnitudo 2.2 è avvenuto alle ore 04:32 dell’11 settembre nel teramano, localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico del Gran Sasso a una profondità di 10 km. Epicentro nei pressi dei comuni Pietracamela (5,64 km) e Fano Adriano (7,76 km).
Sempre in mattinata, alle 07.45, un evento in mare di magnitudo 3.7 ha interessato la costa calabra occidentale, a una profondità di 287.3 km.
Mentre continua l’intenso sciame sismico in provincia di Parma. Altri dieci eventi di magnitudo superiore alla 2.0 nella giornata del 10 settembre, con un massimo di 3.3 nel distretto sismico “Frignano”, alle ore 19.28, a una profondità di 6.8 km, epicentro vicino Langhirano (3 km).
Uno sciame sismico, quello di Parma, che richiede senza alcun dubbio la massima attenzione da parte della popolazione interessata, delle amministrazioni locali e della Protezione Civile o altri enti di pronto intervento.
Anche se la zona interessata non rientra fra quelle a maggior rischio considerando la classificazione sismica del territorio (Zona 3) e le mappe di pericolosità disponibili (riportate in basso). PREVENZIONE, innanzitutto, e a priori.