Dalle 8.00 di questa mattina, 8 settembre, le reti di monitoraggio dell’Ingv di Catania hanno registrato una ripresa dell’attivita’ vulcanica dell’Etna dal nuovo cratere – Pit Crater – alla base del cratere di Sud Est, evidenziata dal significativo aumento di alcuni dei parametri monitorati.
L’attivita’ è stata caratterizzata dall’emissione di una significativa quantita’ di cenere vulcanica, iniziata intorno alle 8.45 e terminata un paio d’ore dopo, che ha raggiunto un’altezza di circa 8.000 metri s.l.m., da fontane di lava e da un piccolo trabocco lavico che si è sviluppato alla base del cratere di Sud-Est e che è rimasto isolato nell’area sommitale del vulcano.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici e dei comunicati pervenuti dai centri di competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un avviso di “criticita’ elevata” per l’area sommitale del vulcano, “moderata” per la zona del medio-versante e di “criticita’ ordinaria” per le aree pedemontana e urbana.
L’attivita’ eruttiva è terminata intorno alle 17.00 di oggi, 8 settembre, così come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania.
La Sala Operativa Regionale ha segnalato una modestissima ricaduta di cenere vulcanica nel comune di Trecastagni.
Secondo quanto disposto dall’ordinanza del prefetto di Catania permane fino al 23 settembre 2011 il divieto di accedere al vulcano sul versante sud oltre quota 2920 metri, in prossimita’ della Torre del Filosofo, e sul versante nord oltre la quota di 2990 metri, in prossimita’ di Punta Lucia.
Fonte: Protezione Civile (immagine di repertorio)