Nella giornata del 5 settembre, alle 5.52, le reti di monitoraggio hanno registrato un’esplosione maggiore dall’area craterica centrale dello Stromboli. L’esplosione ha mostrato un’ampiezza sismica otto volte superiore alla media e ha causato la ricaduta di prodotti piroclastici incandescenti all’interno della terrazza craterica e lungo l’alto versante della Sciara del Fuoco.
Il Centro Funzionale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile, considerato l’alto stato di attivita’ vulcanica dell’ultimo periodo – caratterizzato da eventi esplosivi di forte intensita’ e da frequenti repentine oscillazioni dei parametri monitorati – ha confermato la valutazione di criticita’ elevata, con validita’ almeno fino al 6 settembre incluso.
Il Centro Funzionale continua nell’attivita’ di vigilanza attraverso i Centri di Competenza – l’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Universita’ di Firenze – presenti con proprio personale nel Coa-Centro Operativo Avanzato di Stromboli.
Il Coa mantiene stretti contatti con i Carabinieri di Stromboli, la Capitaneria di Porto, il Corpo Forestale dello Stato della Regione Siciliana e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Fonte: Protezione Civile (immagine di repertorio)