Il 15 agosto alle 21.33 si è verificata un’esplosione maggiore sullo Stromboli, dal cratere di Nord-Est. L’evento ha generato la ricaduta di materiale incandescente sui fianchi del vulcano, fino a quota 600 m, e l’innesco di focolai nella vegetazione in zona “Vallonazzo”, subito constatati dal Centro Operativo Avanzato-Coa. Per spegnerli, sono intervenuti nelle prime ore di oggi, 16 agosto, squadre del Corpo Forestale dello Stato della Regione Siciliana e Canadair del Dipartimento della Protezione Civile.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha tempestivamente emesso un avviso di “criticita’ elevata” per l’area sommitale del vulcano. Anche a seguito di questo avviso, le guide vulcanologiche hanno sospeso le escursioni in corso.
Gli aggiornamenti sulla situazione che provengono dai Centri di Competenza del Dipartimento mostrano, anche a seguito del forte evento esplosivo, il permanere di un’attivita’ vulcanica molto alta, caratterizzata da esplosioni di elevata ampiezza ed energia.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico continua nell’attivita’ di vigilanza del fenomeno attraverso le Sezioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Universita’ di Firenze, il Coa e le guide vulcanologiche.
Il Coa, inoltre, mantiene costanti rapporti con la stazione dei carabinieri di Stromboli, della Capitaneria di Porto, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, e del Corpo Forestale dello Stato della Regione Siciliana.
Fonte: Dipartimento Protezione Civile (immagine di repertorio)