Dalla mattina di oggi, 12 agosto, è ripresa l’attivita’ eruttiva sull’Etna.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di “criticita’ elevata” per l’area sommitale del vulcano e di “criticita’ ordinaria” per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.
A partire dalle 6.00 le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania hanno registrato un repentino incremento del tremore vulcanico e alle 8.07 le telecamere di sorveglianza hanno osservato attivita’ stromboliana al Pit Crater, alla base del cratere di Sud Est del vulcano. Questa attivita’ si è intensificata fino a determinare, a partire dalle ore 10.03, una fontana di lava e la fuoriuscita di una colata lavica di trabocco, che dal Pit Crater si è estesa verso la Valle del Bove. In concomitanza a questi eventi, è stata inoltre segnalata l’emissione di una significativa quantita’ di ceneri vulcaniche nell’atmosfera che trasportate dal vento si stanno propagando verso Sud-Est.
Fino al 22 agosto 2011, permane il divieto di accedere al vulcano oltre quota 2920 m – in prossimita’ della Torre del Filosofo – sia sul versante Nord che sul versante Sud, come stabilito dall’ordinanza del Prefetto di Catania.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attivita’ di vigilanza del fenomeno attraverso i propri centri di competenza preposti al monitoraggio ed alla sorveglianza dei vulcani italiani (Sezioni dell’INGV e Universita’ di Firenze), attraverso le strutture operative (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale della Regione Siciliana) ed i presidi territoriali.
Fonte: Dipartimento Protezione Civile
Immagine: Ingv-Catania