De Matteis: “I fondi del terremoto per le ferrovie: una scommessa per il futuro”

Intervista al vice presidente vicario del consiglio regionale

In un lungo colloquio con Giorgio De Matteis, abbiamo affrontato varie tematiche relative al territorio aquilano e regionale, approfondendo in particolare la destinazione dei fondi del terremoto stanziati dal decreto Abruzzo n.39 per il sistema ferroviario del cratere sismico, 100 milioni di euro.

Circa la meta’ di questi fondi, come indicato in un articolo precedente, sono stati dirottati alla velocizzazione della tratta Sulmona-Avezzano-Roma, comuni fuori cratere, con la realizzazione del CTC (Controllo Centralizzato del Traffico) di Guidonia-Sulmona (45 milioni).

Carte alla mano, De Matteis ci illustra la strategia infrastrutturale che punta a fare dell’Aquila, nel futuro, un importante nodo di raccordo territoriale fra Roma e la costa adriatica, inquadrata nel potenziamento globale della rete abruzzese che intende fare della regione un nodo strategico del centro Italia. Un insieme di opere inquadrate nella programmazione 2007-2013 del Ministero delle Infrastrutture, su cui la citta’ dell’Aquila, secondo De Matteis, «deve essere in grado di rompere la condizione di isolamento in cui rischia di restare, assumendo un ruolo di guida e proposizione».

Una strategia, che giusta o sbagliata che possa rivelarsi, condivisibile o meno, è una strategia. E di questi tempi appare gia’ tanto poter ascoltare qualcuno che ne abbia una per il nostro territorio.

Una strategia che però è anche una scommessa per il futuro. Alla realizzazione, relativa alla tratta ferroviaria Sulmona-Avezzano-Roma, dovrebbe seguire il secondo binario fra Carsoli e Guidonia. Lo stesso De Matteis ha chiesto peraltro di far inserire nel piano della logistica nazionale il potenziamento della tratta Carsoli-Roma, per permettere la realizzazione finale del collegamento diretto.

Il nucleo di Carsoli, gia’ importante distretto industriale, diventerebbe in tal modo un punto di raccordo verso L’Aquila, che nel tempo dovrebbe avere la forza di crescere e potenziarsi a sua volta come distretto industriale.

Con il potenziamento della tratta Sulmona-Guidonia, dovrebbe essere più semplice ottenere in seguito dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione economica), i fondi necessari per eseguire le infrastrutture di collegamento fino a L’Aquila.

D. E i fondi del terremoto? Perché utilizzare questi piuttosto che impegnare la Regione, come chiedono alcuni esponenti del PD, ad ottenere dal governo altri fondi su progetti gia’ pronti da tempo? Perché non puntare sull’elettrificazione della tratta L’Aquila-Sulmona?

R. Per De Matteis questi fondi sono oggi disponibili e subito utilizzabili per realizzare un’opera importante per il futuro, mentre «non ci sono ritorni adeguati, in termini di costi/vantaggi, nel puntare sulla tratta L’Aquila-Sulmona, per il basso utilizzo attuale della stessa».

D. Il sindaco Massimo Cialente, presente alla riunione del tavolo delle ferrovie del 6 luglio, ha condiviso questo utilizzo dei fondi del terremoto o si è trovato di fronte a decisioni gia’ prese da altri, cui ha dovuto in qualche modo acconsentire ottenendo in contropartita la realizzazione della tratta di collegamento fra la zona est ed ovest della citta’ e il collegamento a fune fra la stazione centrale e Roio?

R. «Il sindaco ha partecipato anche alle riunioni precedenti, e nell’ultimo incontro del 6 luglio si è associato alle mie conclusive proposte di intervento, relative dapprima al collegamento veloce fra la zona est e ovest dell’Aquila, e all’adeguamento della tratta L’Aquila-Lunghezza e Carsoli-Roma, per poi puntare a un piano di mobilita’ che coinvolga tutti i comuni interessati all’intervento», come conferma peraltro il verbale dell’incontro.

D. Cosa risponderebbe agli esponenti del PD che in interviste precedenti hanno dichiarato che sebbene il collegamento Sulmona-Guidonia «si tratti di un intervento importante, deve essere finanziato con i fondi previsti dall’Accordo Quadro. I fondi che la legge destina al cratere non possono essere dirottati altrove e se prenderanno altre direzioni ci sono tutti gli estremi per un’azione legale».

Secca la risposta di De Matteis: «Si informino dal Sindaco, che qualche volta riesce ad essere meno fazioso di loro»

D. E sul collegamento a binario-unico “L’Aquila-Tagliacozzo”, costo presunto di 730 milioni di euro?

R. «Molto più semplice e realizzabile puntare sulla tratta Roma-Carsoli-L’Aquila»

D. ll futuro sindaco dell’Aquila? Inutile chiederle oggi se si presentera’, ma quali sono le caratteristiche personali che dovrebbero contraddistinguerlo?

R. «Deve conoscere bene le realta’ ed esigenze del territorio, cercare di condividerle, fare scelte e andare avanti. Oggi i cittadini votano la persona, a L’Aquila ci conosciamo bene e il futuro sindaco non dovra’ guardare all’appartenenza politica. Dovra’ essere in grado di trasmettere messaggi positivi, supportati dalla realizzazione di fatti concreti, e disponibile a molte rinunce personali»

Noi aggiungiamo anche il futuro sindaco dovrebbe essere capace di instaurare una dialettica costante e proficua con la popolazione, seppur nei differenti ruoli amministratore-cittadino, mettere da parte interessi personali e lobbies politico-economiche che a L’Aquila si fanno sentire non poco, avviare un percorso di trasparenza totale sui progetti attuali e futuri, e sulla disponibilita’ e utilizzo dei fondi. E, tra l’altro, avere una squadra intorno di alta qualita’, professionalita’, capacita’ personali e integrita’ morale, con la quale realizzare un programma a lungo termine che non sia la solita aria fritta da manifesto elettorale.

Tutto questo, a L’Aquila?

di Patrizio Trapasso

(ilCapoluogo.it)