I numeri dicono che sono 84 i parlamentari indagati, sotto processo, condannati e con reati prescritti.
53 sono deputati, 31 senatori.
E tra questi, ben 34 risultano condannati per reati che vanno dalla diffamazione fino all’associazione mafiosa o per una cattiva gestione di fondi pubblici di cui ora devono rispondere di tasca propria. Nove sono i beneficiati da prescrizioni dei reati.
Numeri da aggiornare sicuramente, perché oggi alla sola Camera dei Deputati, sono stati 301 i voti a favore che hanno negato la richiesta d’autorizzazione all’acquisizione di intercettazioni telefoniche da parte dei giudici dell’Aquila, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il g8.
Un parlamento di inquisiti, e di probabili da inquisire, non puo’ assecondare una richiesta così “pericolosa”, nonostante lo stesso coordinatore del Pdl, contrariamente al suo gruppo, si sia espresso a favore.
Per ora Verdini, e tanti altri del parlamento degli inquisiti, continuano a ridere.