Il Gip del Tribunale dell’Aquila, Marco Billi, ha nominato stamane il perito che dovra’ verificare il rispetto delle procedure di omologazione nell’applicazione degli isolatori antisismici del Progetto CASE. Si tratta del professore, Alessandro De Stefano, del Politecnico di Torino.
Gli investigatori, infatti, mostrano incertezze sul materiale utilizzato dalla Alga spa per la realizzazione dei dispositivi. Sotto accusa per turbativa d’asta ci sono: Mauro Dolce nella veste di responsabile unico del procedimento per il progetto Case presso il dipartimento della Protezione civile; Gian Michele Calvi direttore dei lavori del progetto Case; Michel Bruno Dupety presidente del consiglio di amministrazione della Alga Spa una delle ditte fornitrici; Marioni Agostino amministratore della stessa ditta; Donatella Chiarotto presidente della Fip, altra ditta fornitrice di Padova, e Mauro Scaramuzza altro dirigente della medesima ditta veneta.
In particolare la Alga ha fornito 4896 isolatori sismici a pendolo privi (per il Pm), al momento della fornitura e del montaggio, dei necessari certificati di omologazione e qualificazione del servizio del Consiglio superiore dei lavori pubblici nonche’ privi delle opportune protezioni dalla polvere e dalla umidita’.
La Fip, invece, avrebbe fornito isolatori privi dei cerfiticati di omologazione. Calvi e Dolce, dunque, pur consapevoli delle contestate mancanze avrebbero accettato gli isolatori e avrebbero dato il via al montaggio venendo meno ai loro doveri di controllo. Nell’ambito della informazione di garanzia si contesta anche il reato di frode nella esecuzione delle pubbliche forniture.
In particolare De Stefano dovra’ accertare, dunque, la esatta tipologia di isolatori che sono stati montati nelle 19 aree del progetto Case; il materiale con il quale sono stati realizzati tali isolatori e se essi sono funzionanti e idonei allo scopo per il quale sono stati messi. E, infine, se essi rispondano alla normativa vigente.
Nella richiesta di incidente probatorio si individuano anche le parti offese. Si tratta della presidenza del Consiglio dei ministri, Protezione civile, Regione e Comune dell’Aquila.
In effetti il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha rilasciato attestati di qualificazione in relazione a quelle opere ma per la procura non basta. Infatti secondo il pm questi attestati sono stati rilasciati prima della fornitura e non dopo come sarebbe avvenuto. L’indagine fu avviata dopo una esposto di una ditta esclusa dalle forniture, ovvero la Tis.
L’udienza e’ stata aggiornata all’8 febbraio del prossimo anno.