L’Aquila – E’ stato aggiornato al 25 novembre il processo relativo al crollo di via Poggio Santa Maria in cui a seguito del sisma del 6 aprile di due anni fa sono morte 19 persone. L’unico imputato per quel crollo e’ Luigi Marrone di 96 anni, committente dell’opera. L’anziano imprenditore di Scoppito e’ l’unico sospettato solo perche’ l’unico ancora in vita tra le persone che secondo la procura avrebbero avuto responsabilita’ nella realizzazione del palazzo.
Si tratta di architetti e ingegneri che sono morti diversi anni fa.
Nell’udienza di stamane, il giudice su richiesta dell’avvocato difensore dell’imputato ha nominato un proprio consulente: lo psichiatra Maurizio Cupillari il quale dovra’ accertare se l’anziano e’ in grado di poter sostenere il processo. Il deposito della perizia e’ previsto per il 25 novembre. Per Marrone i reati ipotizzati sono quelli di omicidio colposo plurimo e lesioni gravi; negli anni Sessanta, Marrone era committente e intestatario della concessione del palazzo di quattro piani.
Quindici le parti civili, compreso il Comune dell’Aquila, che ha chiesto un risarcimento di un milione di euro. I racconti dei pochi superstiti raccolti nella fese delle indagini preliminari sono stati terribili: una studentessa riminese di 20 anni, Eleonora Calesini, fu estratta viva dopo quasi due giorni dal crollo.
L’udienza preliminare era stata abbastanza concitata davanti al gup,Marco Billi. Infatti, se da una parte la perizia del Pm sostiene che alla base del crollo ci sono difetti nella progettazione, uso di materalii scadenti ecc, gli avvocati difensori con una loro perizia di parte contempla altre considerazioni di segno opposto.