Il Giappone torna a tremare e rivive l’incubo tsunami: un forte terremoto di magnitudo Mw 7.3, sentito dalla capitale Tokyo fino all’isola più a nord di Hokkaido, si é registrato in mattinata alle 09.57 (ore 02.57 italiane) nell’oceano Pacifico, a circa 200 km al largo delle coste della prefettura di Miyagi, portando all’allarme maremoto, poi rientrato.
Al momento non ci sono notizie di feriti o danni. Colpiti i luoghi dove l’11 marzo scorso lo tsunami seguito al sisma uccise quasi 15 mila persone: evacuata la centrale di Fukushima per precauzione. Fermi i treni superveloci per pochi minuti, nell’immediatezza della scossa, per poi riprendere regolarmente il servizio. L’Agenzia meteorologica ha cancellato l’allarme tsunami alle ore 11.45 (le 4.45 in Italia). Rassicurazioni della Nisa, l’Agenzia per la sicurezza nucleare, che nessun impianto o reattore aveva evidenziato anomalie, a Fukushima ma anche a Onagawa. Il terremoto di oggi è da considerare una delle più forti scosse di assestamento del sisma/tsunami dell’11 marzo, ripetibili anche in futuro.
Proprio riguardo Fukushima, ieri il primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha dichiarato che la decontaminazione del sito della centrale nucleare di Fukushima prendera’ decine di anni, presentando per la prima volta un programma di lungo termine per questo tipo di operazione.
Dopo lo tsunami seguito al potente terremoto dell’11 marzo, i sistemi di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima furono danneggiati, permettendo una fusione del terzo reattore provocando una delle peggiori catastrofi del nucleare civile.