«Abbiamo voluto chiamare i migliori professionisti a livello nazionale per avviare una riflessione e conoscere il loro punto di vista sulle attivita’ svolte finora delle Strutture che si occupano di ricostruzione e perché possano darci delle indicazioni utili». Così Gaetano Fontana, capo della Struttura Tecnica di Missione (Stm), ha commentato a margine dei lavori del convegno “La ricostruzione pesante”, che si è tenuto all’Aquila, presso il Salone della ricostruzione.
«Sulla ricostruzione pesante nel territorio dell’Aquila si può dire che, in termini di decreti e di ordinanze è stata ultimata la “cassetta degli attrezzi”: determinazione dei costi, eliminazione delle barriere architettoniche, interventi sul risparmio energetico e sugli impianti. Ci sono tutti gli strumenti per intervenire al meglio». «Una questione importante – ha continuato Fontana – è la proroga del termine di consegna delle domande di contributo per gli edifici “E”.
Per questo stiamo intervenendo sulla filiera, insieme ai professionisti che vi lavorano, per ridurre i tempi di esame». Fontana ha inoltre sottolineato che la Stm ha individuato due profili: la ricostruzione pesante e i piani di ricostruzione, quali contenitori dello sviluppo dei comuni del cratere. «
Gli elementi per me importanti – ha continuato – sono la determinazione del fabbisogno, la sicurezza e l’alta qualita’ della ricostruzione. Un esempio di innovazione tecnologica è il risparmio energetico, gia’ previsto da decreti e ordinanze. All’Aquila è inoltre fondamentale coniugare l’attenzione ai vincoli dei centri storici con l’adeguamento necessario a garantire la sicurezza degli edifici».