Il 5 luglio, poco prima delle 5, le stazioni delle reti di monitoraggio dell’Ingv – Istituito Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – e dell’Universita’ di Firenze hanno registrato un’esplosione del vulcano Stromboli, con emissione di ceneri e lancio di brandelli lavici che hanno raggiunto e superato la zona del Pizzo sopra La Fossa.
L’evento, di ampiezza quattro volte maggiore dell’attivita’ ordinaria, fa parte di una sequenza esplosiva composta da circa altri 11 eventi di ampiezza ordinaria.
Come spiega il Dipartimento della Protezione Civile, l’esplosione e la caduta di materiale incandescente hanno dato origine ad un incendio che ha interessato circa sei ettari di terreno incolto in localita’ Forgia Vecchia; per spegnerlo si è reso necessario l’intervento di due Canadair del Dipartimento, un elicottero e una squadra a terra del Corpo Forestale dello Stato, mentre il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza – che solitamente presta servizio per attivita’ di soccorso e pattugliamento sul vulcano nei periodi di maggiore afflusso turistico – ha effettuato un sopralluogo per rilevare la distribuzione dei prodotti eruttati.