Il Forte Spagnolo dell’Aquila rappresenta non solo un simbolo per gli aquilani, ma e’ un patrimonio culturale al quali tutti gli italiani si sentono legati. Lo sforzo compiuto, inserendo il recupero del monumento tra le priorita’ del lavoro che stanno svolgendo gli uffici territoriali del Ministero, e’ la testimonianza dell’attenzione nei confronti dell’intero Abruzzo al quale guardiamo con rinnovato spirito di rinascita.” Con questa dichiarazione il Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali, Giancarlo Galan, e’ intervenuto alla conferenza stampa di questa mattina sul recupero del Forte Spagnolo dell’Aquila gravemente danneggiato dal terremoto del 2009.
In particolare e’ stato annunciato il primo stanziamento di 1.500.000 euro nella programmazione 2011 a cui si aggiungono due rimodulazioni dei finanziamenti del gioco del lotto (annualita’ 2010-2011) di 1.650.000 euro, a cui si aggiunge un altro milione mezzo di euro del Programma Arcus (la societa’ partecipata dal Ministero) 2011 gia’ approvato. “Con questi primi finanziamenti – spiega il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo Fabrizio Magani – contiamo di recuperare una parte del monumento, che evidentemente ha bisogno di somme ben piu’ ingenti, e precisamente l’asse sud – est ovvero l’ingresso con il colonnato e dove era situato il Museo Nazionale d’Abruzzo, quello maggiormente danneggiato.
Secondo i nostri programmi contiamo di aprire il cantiere dopo l’estate e di terminare questo primo intervento in due anni e mezzo. Contemporaneamente abbiamo messo a gara i lavori per il recupero dell’ex – mattatoio a borgo Rivera che diventera’ la sede temporanea del Museo Nazionale d’Abruzzo”. Il progetto di restauro complessivo del Forte Spagnolo e’ gia’ pronto ed e’ stato redatto dai tecnici della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo “Fortunatamente – sottolinea il Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, Luca Maggi – la struttura e’ composta da piu’ corpi di fabbrica e questo ci permette di intervenire per sezioni ed in maniera separata, comunque i primi lavori riguarderanno la parte piu’ danneggiata, quella che aveva anche le sopraelevazioni ottocentesche che, con i crolli, hanno compromesso tutta la sottostante porzione cinquecentesca; ma in generale la struttura realizzata nel cinquecento non ha subito danni dal sisma del 2009”.
I lavori che andranno ad iniziare da qui a qualche mese riguarderanno quindi l’asse principale del Forte Spagnolo e , per Antonio di Stefano funzionario della Soprintendenza e progettista dell’intervento di restauro, si dovra’ innanzitutto recuperare il fenomeno di spostamento in avanti e di rotazione del colonnato attraverso la sistemazione di catene di ancoraggio tra la parete esterna e quella interna. Anche perche’ su cinque metri di struttura l’inclinamento ad oggi e’ di 15 centimetri, quindi bisogna intervenire il prima possibile. (AGI)