Giappone, cresce la protesta anti-nucleare

A tre mesi esatti dal sisma/tsunami dell’11 marzo, un milione di persone in tutto il Giappone scende in piazza con un unico obiettivo: dire con forza ‘mai piu’ Fukushima’. Sono oltre 100 le manifestazioni, di cui il blog ‘no nukes more hearts’ (no nucleare più cuori) dà ampio resoconto sotto il motto ‘Datsu genpatsu’, cioé ‘uscire dal nucleare’.
Si parte dal nord, dall’isola più lontana di Hokkaido, per passare alla prefettura di Fukushima (le città di Konyama e Minamisoma, ormai disabitata dopo l’ordine di evacuazione per l’alto livello di radiazioni), fino a Osaka e all’estremo sud di Okinawa. Centro dell’iniziativa è Tokyo, non solo perché sede del potere politico, ma anche perché è la città della Tepco, il gestore della disastrata centrale nucleare, il cui quartier generale sede vicino al parco di Hibiya è presidiato da tempo come fosse un edificio governativo.