Il Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. ha deciso di istituire una “taglia” sui vandali che hanno imbrattato le Nicchie di San Bernardino da Siena, appena restaurate. Le Nicchie sono state oggetto di vandalismo durante la notte. Imbrattate con scritte tipo graffiti. Questo ennesimo atto di incivilta’ ha mandato su tutte le furie Cialente che ai microfoni di Radio L’Aquila 1 ha sfogato tutta la propria amarezza.
“Sono costernato ed amareggiato per questa offesa ai nostri morti e alla citta’ dell’Aquila, Questi sono imbecilli che vanno puniti severamente” ha detto il Sindaco, “chiedo alle Forze dell’Ordine, se li conoscono, di levarceli dai piedi una volta per tutte”. “Hanno offeso la nostra voglia di Rinascita” ha detto Cialente. “Proprio ieri, nel corso dell’iniziativa in cui l’Associazione ‘Le Nicchie’, l’Ance, la Soprintendenza e il Comune restituivano alla citta’, e in particolare ai giovani aquilani, questo pezzo importantissimo della nostra storia – ha osservato il sindaco Massimo Cialente – avevo sottolineato l’importanza del senso civico nel tenersi da conto questo angolo caratteristico dell’Aquila. Non ci sono parole per esprimere il disprezzo nei confronti di chi, dopo appena 12 ore dalla riconsegna dei lavori, ha voluto vanificare il lavoro e la passione posti in questa opera”.
“So di compiere un atto politicamente non corretto – ha proseguito Cialente – ma sono talmente indignato e offeso, come lo sono certamente tutte le aquilane e tutti gli aquilani, che ho deciso di promuovere una ‘taglia’ perché vengano scovati questi idioti e delinquenti. Una ricompensa (i primi 1.000 euro li metto io personalmente) a chi fornira’ alle forze dell’ordine e all’autorita’ giudiziaria degli elementi fondati, che portino all’identificazione e alla denuncia di chi si e’ reso protagonista di tale scempio. Persone che, con questo gesto vergognoso, hanno imbrattato anche la nostra anima, la nostra vita e la nostra identita’”.
Il sindaco ha ricordato come ieri mattina, in occasione della presentazione della scalinata restaurata e della consegna ideale della stessa alle ragazze e ai ragazzi della citta’ “eravamo commossi, perché consapevoli del fatto che ogni pezzo dell’Aquila che viene recuperato e’ un gradino che saliamo verso il riscatto del nostro dolore, un modo per rendere un omaggio sempre più significativo alla memoria dei nostri morti, un risultato che allevia i sacrifici che sosteniamo da quella maledetta notte. Questo atto – ha concluso Cialente – suona come un’offesa alla citta’, al nostro dramma, al nostro dolore e come un vile attacco a questa nostra voglia di riscatto e di ricostruire. Chiedo con assoluto vigore alle forze dell’ordine di fare tutto il possibile perche vengano assicurati alla giustizia i colpevoli, veri corpi estranei della nostra comunita’, annunciando fin d’ora che, quando si arrivera’ nelle aule giudiziarie, il Comune si costituira’ parte civile”.