E’ stata rinviata al 4 maggio l’udienza preliminare relativa al crollo del condominio di via Poggio Santa Maria, in pieno centro storico, dove sono morte 15 persone, una delle vicende piu’ dolorose della maxi inchiesta sul terremoto. Il rinvio e’ stato disposto dal Gup del Tribunale dell’Aquila, Marco Billi, per dare la possibilita’ agli avvocati Ernesto e Massimiliano Venta, legali dell’unico imputato per il crollo dell’edificio, (quelli identificati erano una decina ma tutti morti nel corso degli anni) Luigi Marrone di 95 anni di Scoppito (L’Aquila) di poter visionare le 15 costituzioni di parte civile, tra cui quella del Comune dell’Aquila che ha chiesto un risarcimento di un milione di euro.
Marrone all’epoca era soltanto il committente e intestatario della concessione edilizia. Il palazzo crollato nella notte del sisma era di quattro piani ed era stato realizzato negli anni sessanta. Al momento del crollo nel palazzo dormivano una ventina di persone.
I racconti dei pochi superstiti sono stati agghiaccianti: una studentessa riminese di 20 anni Eleonora Calesini, estratta viva dopo quasi due giorni dal crollo; un’altra e’ riemersa dopo un’apnea di 23 ore: ha respirato grazie a un cuscino. Una persona era rimasta sul letto con le gambe bloccate.
I soccorritori si erano infilati sotto la rete, e l’avevano segata tirandola fuori dai guai.