Prime richieste di interrogatorio sul caso ‘Collabora spa’ in cui sono implicate 12 persone, sospettate a vario titolo di truffa, abuso di ufficio, e un reato finanziario come evidenziati dalla complessa indagane del Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle dell’Aquila ai danni dell’Ente Provincia dell’Aquila. Una presunta frode messa a punto dall’amministratore delegato della societa’, Vittorio Ricciardi che d’ intesa con gli organi di amministrazione, nascondendo il dissesto societario, avrebbe gonfiato il valore delle quote di Collabora spa, poi cedute all’ente, per oltre 300mila euro. Oltre a Vittorio Ricciardi sono accusate di truffa altre sette persone.
Si tratta di Carlo Benedetti, Giovanni Di Pangrazio, Carla Mastracci, Quirino Bisegna, Maria Vittoria Bressan, Fabio Ranieri e Omero Martella. Ricciardi e’ indagato nella veste di ammnistratore, gli altri quali componenti del collegio sindacale, la Mastracci in qualita’ di sindaco e Martella in quella di revisore dei conti.
A loro carico si sostiene una falsa rappresentazione contabile nei bilanci ai danni della Provincia al momento della trasformazione di Collabora spa in societa’ “in house”. Dopo la chiusura delle indagini preliminari nei giorni scorsi a chiedere di essere interrogati sono stati Di Benedetto, Di Pancrazio e Martella.
Proprio quest’ultimo assistito dall’avvocato Massimo Carosi ha chiarito dinanzi ai pm Picardi e Mancini la propria posizione, quella cioe’ di non aver mai redatto bilanci infra-annuali ma solo quello di esercizio al 31 dicembre 2006 (la data e’ dell’aprile del 2007) ad operazione cioe’ conclusa. Gli altri indagati si sono limitati a presentare delle memorie difensive e come Carlo Benedetti a presentare tutta la documentazione richiesta dagli organi investigativi.
Il dirigente provinciale Vincenzo Mazzotta e’ indagato per abuso di ufficio per avere conferito incarichi diretti a Collabora Spa in violazione di una norma comunitaria che prevederebbe una gara pubblica; indagati per abuso di ufficio i dirigenti provinciali Andrea Gentileschi e Michela Leacche sempre per avere conferito un incarico diretto a Collabora spa mentre sarebbe stata necessaria la gara pubblica. (AGI)