Il Gup del Tribunale dell’Aquila, ha rinviato a giudizio il 7 ottobre, con l’accusa di omicidio e disastro colposo Augusto Angelini di 85 anni, unico indagato tra i presunti responsabili del crollo della palazzina al civico 33 e 39 di via Don Luigi Sturzo in cui complessivamente sono morte 30 persone a causa del sisma di due anni fa. Nell’udienza di stamane Angelini era chiamato a rispondere del crollo del civico n 33 in cui sono morte sette persone; al 29 aprile e’ invece fissata l’udienza preliminare per il crollo del secondo edificio in cui sono morte 22 persone.
I due edifici si trovavano all’interno delle mura del centro storico, nelle vicinanze della Villa Comunale, ed erano in cemento armato. Entrambe le palazzine furono edificate nel 1965 e secondo i consulenti della Procura della Repubblica dell’Aquila, crollarono per la scadente qualita’ del calcestruzzo utilizzato, per carenze costruttive consistenti nel numero minimo di staffe di collegamento delle armature, per errori di progetto e calcolo delle strutture consistiti nella mancata previsione e verifica del sistema resistente alle azioni sismiche orizzontali provenienti da almeno due direzioni. La magistratura, sulla scorta di indagini fatte dalla Pg della Forestale, osserva come nella zona di via Sturzo e strade vicine, dove ci sono tutti edifici in cemento armato costruiti tra il 1950 e il 1965, ci siano state 135 vittime: ovvero il 45 per cento del totale delle vittime del terremoto del 6 aprile sono concentrate nel crollo di 11 edifici di quella zona. Inevitabile, a quel punto, il confronto con i tanti fabbricati vicini non crollati.
Commissione Grandi Rischi: udienza rinviata
E’ stata rinviata al 12 aprile l’udienza davanti al Gip del Tribunale dell’Aquila relativa alle opposizioni fatte dalle parti civili in merito alla loro estromissione dal procedimento principale legato all’inchiesta sull’operato della commissione Grandi Rischi. Indagine per la quale sono imputate sette persone. Si tratta complessivamente di 30 parti offese che nell’udienza che si e’ svolta stamane, attraverso i propri legali, hanno chiesto al giudice di poter dare loro la possibilita’ di indicare dei testimoni in grado di chiarire il nesso di causalita’ che ci sarebbe stato tra le dichiarazioni rese dai membri della Commissione grandi rischi subito dopo la riunione che si era svolta all’Aquila, una settimana prima dai tragici accadimenti e la condotta delle parti offese di dare ascolto alle stesse dichiarazioni e dunque a rimanere nelle abitazioni, poi crollate a seguito del devastante terremoto. Il filone sulla Commissione grandi rischi si trova nella fase dell’udienza preliminare. Gli imputati sono: Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce.