(di Giusi Pitari) Non credo sia capitato solo a me, anzi l’ho condiviso con una mare di persone: quando si arriva a L’Aquila, di sera (per esempio dalla A24 dopo l’ultima galleria), si viene percorsi da un brivido profondo, perché lo sguardo va subito lì, su quella zona buia, il nostro centro storico, la nostra citta’.
A chi non e’ aquilano, invece, L’Aquila appare una distesa di luci e quel buco nero non viene neanche percepito. Propongo, quindi, che il centro della citta’ sia sempre individuabile, in attesa che le luci che c’erano, tornino ad accendersi.
Lo si può fare attraverso l’accensione serale-notturna, di un faro, un fascio di luce ben visibile da piazzare in un punto alto della citta’. Lo si potrebbe erigere a simbolo della ricostruzione e, magari, proporre un concorso di idee per una illuminazione ecosostenibile.
Parlando con molti concittadini, ho trovato non solo condivisione, ma anche la disponibilita’ a concorrere, tramite sottoscrizione, alla realizzazione di questa semplice e significativa opera. La sottopongo al Sindaco, Massimo Cialente e al Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi, confidando in una loro pronta risposta.
Giusi Pitari
(http://giusipitari.blogspot.com/)