NdR: l’assessore Roberto Riga continua ad affermare che il piano di protezione civile esisteva da gennaio 2009, anzi e’ un modello operativo per tutti i comuni abruzzesi. Va benissimo, assessore, vogliamo crederle. Ma allora, lo pubblichiamo o no sul sito del comune in modo che sia immediatamente visibile, per quanto possibile dato lo stato indecente dello stesso sito?
Cosa si aspetta a farlo? Per noi contano fatti e documenti, il resto sono chiacchiere che vanno controvento. In caso contrario abbiate la decenza, Lei e il sindaco, di scegliere l’unica strada che vi resta percorribile: DIMETTETEVI, lasciate che altri più capaci gestiscano attivita’ così delicate che oggi vi competono.
Notizia ASCA:
Nella polemica di questi giorni sull’esistenza o meno di un Piano comunale di intervento di Protezione civile, l’assessore competente, Roberto Riga chiarisce tutta la genesi degli atti. ”Atti regolarmente trasmessi alla Regione Abruzzo, – spiega Riga – tanto e’ vero che il Comune dell’Aquila, a titolo di verifica, ne ha richiesto copia alla stessa Regione, che ha provveduto a consegnarla al Comune in data 22-2-11, come alla nota prot. n.RA/43947 del 22-2-11, nella quale si comunica la trasmissione dei documenti, consistenti in ‘n. 12 cartografie in formato Pdf, shapefiles e progetto, manuale operativo, schede raccolta dati e procedure’.
Il Piano comunale di Protezione civile fu approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 22 gennaio 2009 e fu elaborato in sinergia con la Regione Abruzzo, come confermato dagli atti attualmente a disposizione della direzione regionale del Dipartimento di Protezione civile, e, vista la qualita’ dell’elaborato, fu deciso dalla Regione stessa di applicarlo come modello sperimentale per tutti gli altri Comuni abruzzesi”.
”Il documento – aggiunge l’Assessore – dopo il passaggio consiliare, fu trasmesso in via informale alla Regione Abruzzo alla fine del gennaio 2009, dal momento che il Comune dell’Aquila stava definendo l’iter di pubblicazione. Pertanto tutto l’iter di predisposizione del Piano di intervento, relativo alla parte A (generale), parte B (lineamenti della pianificazione) e parte C (modelli di intervento), e’ stato completamente esperito dal Comune”.
”Probabilmente – stigmatizza Riga – qualcuno ha voluto giocare sul fatto che non fu trasmesso ufficialmente, cosa che avvenne solo perche’ alla conclusione dell’iter di pubblicazione, quando cioe’ si sarebbe potuto consegnare il documento anche in via ufficiale, intervenne il sisma”.
Quindi, chiudendo la querelle, Riga ribadisce che ”il Piano di protezione civile del Comune dell’Aquila, poi rivisitato alla luce della nuova situazione urbanistica e residenziale della citta’, non solo esisteva, ma doveva essere assunto come modello operativo per tutti i comuni abruzzesi”.