L’assessore alle Politiche Sociali ed abitative del Comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane, torna a chiedere la revoca immediata dell’ultima ordinanza Cicchetti, che ha “gettato nello sconforto e nella disperazione numerose famiglie aquilane”.
“Durante le feste di Natale, che avrebbero dovuto essere un momento di serenita’, molti aquilani hanno invece dovuto fare i conti con un’ordinanza spietata, che ha obbligato molti di loro a rivedere scelte di vita nel giro di appena 15 giorni- prosegue l’assessore- Questo infatti e’ stato l’ultimatum con cui l’ordinanza del vicecommissario ha imposto a decine di aquilani, appartenenti allo stesso nucleo familiare, di dover optare per la soluzione assistenziale meno onerosa”.
L’ordinanza, infatti, non consente più ai singoli componenti di un medesimo nucleo di usufruire di interventi assistenziali distinti (c.a.s./albergo; c.a.s/affitto concordato; affitto concordato/albergo).
“Continuo a ricevere decine di segnalazioni di persone stremate, che con grande sforzo stanno cercando di tornare ad un’apparente normalita’ e che dopo questa ordinanza sono ripiombate nell’incertezza del futuro. Si costringono intere famiglie a lasciare gli alberghi in tempi strettissimi, se nello stesso nucleo familiare si percepisce l’autonoma sistemazione o si era scelto l’affitto concordato. Questa convivenza coatta, assimilabile ad una deportazione, finisce per esasperare ulteriormente gli animi.
Chi fa il furbo o approfitta della situazione va sicuramente stanato. Ma non possono pagare i molti per i pochi. Né si possono adottare provvedimenti solo punitivi, senza nel contempo programmare un piano di rientro dell’intera popolazione.
La struttura Commissariale ci faccia sapere con chiarezza e con la massima trasparenza, se vi sono, e quanti sono, appartamenti liberi nel progetto CASE e nei MAP, che possano almeno risolvere in parte la situazione dei “senza tetto”. Ci dica per quale ragione ancora non trasferisce al Comune dell’Aquila gli alloggi del Fondo Immobiliare, che stiamo spettando dal mese di giugno.
Insomma concordi un piano organico che fissi obiettivi rapidi. La nostra gente ha bisogno di certezze e di serenita’. Non di bastonate”.