Stato di agitazione personale Vigili del Fuoco L’Aquila

Pubblichiamo la nota dei vigili del fuoco del 17 dicembre 2010, scaricabile in fondo all’articolo. C’e’ poco da commentare sugli straordinari del 2010 ed indennita’ non pagati e relativi al sisma dell’Aquila, e sul forte ridimensionamento che si avra’ a fine anno del personale presente.
La vergogna non e’ una parola, come tante altre, che rientra nel dizionario di politici ed amministratori locali e nazionali. La faccia tosta SI, quella gli appartiene con naturalezza.

Oggetto: Stato di Agitazione personale Vigili del Fuoco L’Aquila
A seguito dell’assemblea tenutasi in data odierna con personale di questo Comando le scriventi OO.SS. dichiarano all’unisono lo stato di agitazione con decorrenza immediata a causa della totale incertezza in cui e’ lasciato tutto il personale e, soprattutto a causa del senso di abbandono che lo pervade.
Nulla, infatti, ci e’ dato sapere su cosa accadra’ dal 01.01.2011 per quanto concerne il dispositivo di soccorso della struttura emergenziale.
Chiediamo inoltre la corretta applicazione delle relazioni sindacali viste le ultime disposizioni impartite dal Dirigente locale che non hanno coinvolto minimamente le parti sociali.
Oltretutto, facciamo presente il mancato pagamento degli straordinari prestati nel 2010 per l’emergenza sisma e indennita’ accessorie ormai da più di 12 mesi.
A ciò si aggiunga la mancata considerazione da parte dei vertici del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e delle istituzioni politiche a tutti i livelli, dei gravissimi problemi di carenza di personale e mezzi che affliggono il comando provinciale di L’Aquila.
Chiaramente questo stato di incertezza si ripercuote sia sul personale del Comando di L’Aquila che dal 01/01/2011 si vedra’ costretto a farsi carico di tutte le attivita’ collegate alla fase emergenziale, sia sulla cittadinanza che si vedra’ privata di un servizio ancora necessario ed urgente.
Con la presente inoltre, ai sensi delle disposizioni contrattuali e legislative vigenti richiedono l’attuazione della procedura di raffreddamento.

Scarica la nota del 17 dicembre 2010