Verra’ distribuito da lunedì prossimo a livello nazionale un dossier realizzato dall’associazione Libera che analizza la ricostruzione post-sisma dal punto di vista della legalita’, mettendo in luce il rischio di ogni infiltrazione criminale.
Lo ha annunciato don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera, oggi in Abruzzo per vari incontri con la popolazione che culmineranno con la fiaccolatata di questo pomeriggio nella zona rossa, in ricordo delle vittime del sisma, a 20 mesi esatti dalla scossa.
“Si tratta di un lavoro molto serio – ha spiegato ai ragazzi delle scuole superiori – con documentazioni che dimostrano infiltrazioni e strutture criminose in questa terra meravigliosa”.
“In Abruzzo – ha detto ancora don Ciotti – le mafie c’erano prima e ci sono anche adesso: mi stupisco di chi si stupisce. Le mafie erano gia’ presenti in aree come la Marsica, si pensi ai sequestri di Tagliacozzo, e quando abbiamo aperto la nostra sede dislocata hanno fatto pressione per non farci lavorare”.
Per don Ciotti, “l’assenza dei controlli e le deroghe dovute allo stato d’emergenza, hanno favorito l’azione di organizzazioni criminali”.