Articolo da Repubblica.it
C’e’ anche un’impresa edile con sede all’Aquila tra i beni sequestrati dalla squadra mobile alla ‘ndrangheta per complessivi 50 milioni di euro, provvedimento disposto dal gip su richiesta del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e del sostituto Marco Colamonici. Complessivamente il sequestro riguarda 12 imprese e societa’ operanti, per lo più, nell’edilizia.
I sigilli sono stati posti su attivita’ collegate alle cosche Borghetto, Zindato e Caridi. Tra queste spicca, appunto, la TESI COSTRUZIONI, con sede nel capoluogo abruzzese e riconducibile a Santo Giovanni Caridi.
Al momento, secondo quanto riferito dagli investigatori, non sono stati acquisiti elementi che facciano ritenere che l’impresa sia stata costituita per sfruttare i lavori del post terremoto, anche se l’ipotesi non viene esclusa.
Da segnalare anche una societa’ a Roma proprietaria di un panificio, una a Reggio Calabria titolare di un palaghiaccio mobile, il circolo ricreativo Las Vegas sempre a Reggio, tre appartamenti e tre automobili.
Attraverso le imprese, le cosche si infiltravano nel settore delle costruzioni e si sarebbero aggiudicate appalti pubblici. Alcuni dei beni sequestrati, inoltre, intestati a prestanome, erano frutto del reimpiego dei proventi delle attivita’ illecite delle cosche.
Il sequestro di beni e’ il seguito dell’operazione che il 29 ottobre scorso aveva portato all’arresto di 33 presunti affiliati alle tre cosche, considerate dagli inquirenti “satelliti” del gruppo storico dei Libri e protagoniste di una serie di estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori.