Centinaia di adesioni a “L’Aquila chiama Italia”
Caschetti gialli, striscioni e bandiere neroverdi: L’Aquila tornera’ in piazza nel pomeriggio di sabato prossimo per lanciare il suo nuovo ‘Sos’ all’Italia a 19 mesi da quel terremoto che il 6 aprile 2009 ha devastato l’Abruzzo.
Un’occasione “per accendere di nuovo le luci sul disastro del post terremoto – come si legge nella piattaforma – per pretendere agevolazioni fiscali e sostegno economico, così come per rilanciare la legge di iniziativa popolare, avviando la raccolta delle 50mila firme necessarie a suo sostegno”.
Centinaia le adesioni tra associazioni, comitati spontanei, enti locali, categorie professionali, oltre alle segreterie di buona parte dei partiti all’opposizione: Pd, Idv, Radicali, Sel, Prc, Sinistra critica, Psi, Comunisti italiani. Sono una quarantina, al momento, i pullman attesi da tutta Italia che raggiungeranno il parco di piazza D’Armi.
I gruppi organizzati portano all’Aquila istanze all’attenzione del dibattito nazionale: in corteo ci saranno lavoratori precari, studenti e delegazioni dalle aree che stanno affrontando l’emergenza rifiuti in Campania. Il corteo partira’ nelle prime ore del pomeriggio proprio da piazza d’Armi per raggiungere piazza Duomo, passando per via XX Settembre, una di quelle più segnate dai crolli del sisma. Tuttavia, per ragioni di sicurezza il percorso potrebbe subire modifiche. Intanto, il Presidio di piazza Duomo ha chiesto oggi l’adesione, con una lettera aperta, ai quattro esperti della Sge: il sociologo Aldo Bonomi, l’economista Paolo Leon, l’architetto Vittorio Lampugnani e Cesare Trevisani, esponente di Confindustria.
Lettera ai quattro esperti sulla Ricostruzione dell’Aquila (dal Presidio di piazza Duomo)
Lo scorso 26 luglio il Commissario governativo per la Ricostruzione in Abruzzo, Gianni Chiodi, presentò nel corso di un convegno-conferenza al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, quattro esperti, che avrebbero dovuto affiancare la Struttura Tecnica di Missione, presieduta dall’Architetto Gaetano Fontana, braccio operativo del Commissario.
I quattro prescelti sono il sociologo Aldo Bonomi, l’economista Paolo Leon, l’architetto Vittorio Lampugnani e Cesare Trevisani, esponente di Confindustria.
Da allora a tutt’oggi, i principi professati dai quattro saggi, primo tra tutti la necessita’ della partecipazione dei cittadini al processo della ricostruzione, sono rimasti lettera morta.
I cittadini del Presidio Permanente di Piazza Duomo, promotore della manifestazione nazionale “L’Aquila chiama Italia” hanno scritto loro una lettera per chiedere la loro adesione all’iniziativa e il sostegno alla legge popolare presentata dai cittadini aquilani, per la ricostruzione dell’Aquila e la prevenzione di tutte le calamita’.
“L’Aquila chiama Italia”, Camera di commercio solidale
“Come capofila del Comitato attivita’ produttive accolgo con soddisfazione l’apprezzamento per il lavoro svolto dal Comitato stesso a sostegno del sistema produttivo locale, delle imprese e delle famiglie nell’ottica della rinascita della citta’ dell’Aquila e dei comuni del cratere. Un’iniziativa che e’ stata sposata da tutte le associazioni, che hanno fatto proprio il documento elaborato”. Lo ha affermato il presidente della Camera di commercio dell’Aquila e capofila del Comitato, Giorgio Rainaldi, che ha definito “un punto di orgoglio il pubblico riconoscimento del commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente nei confronti dell’azione svolta dal Comitato”. Il documento, che contiene una serie di richieste in favore del sistema imprenditoriale, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dei cittadini tutti colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, e’ diventato un elemento fondamentale e concreto, quale base di richiesta e discussione con il ministero dell’Economia e finanze. “Come Camera di commercio”, conclude Rainaldi, “siamo solidali con la manifestazione del 20 novembre prossimo e ci auguriamo che la voce degli aquilani possa essere ascoltata per dare un futuro concreto alla nostra citta’”.