“Avevamo gia’ un insediamento al castello cinquecentesco con un certo numero di ricercatori, come sapete e’ stato dichiarato inagibile e quindi ci trasferiremo qui e potenzieremo al massimo la parte sismologica”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, nel presentare la nuova sede della struttura in via dell’Arcivescovado, in pieno centro storico nelle vicinanze di piazza Duomo. La sede non e’ ancora stata infrastrutturata, oggi il presidente ha firmato il contratto di affitto nell’ex palazzo delle Poste con il costruttore aquilano Gabriele Valentini.
In riferimento alla nuova sistemazione, Boschi ha sottolineato che “certo, meglio tardi che mai, però sono circa venti anni che proviamo ad avere una sede qui all’Aquila, purtroppo questo terribile evento del terremoto ha precipitato le cose”. Le attivita’? “Quelle che svolgevamo prima, cioé vari aspetti della sismologia moderna e poi ci interesseremo molto sulla risposta del suolo alle sollecitazioni sismiche. E pensiamo di poter dare un contributo importante – ha concluso Boschi – alla ricostruzione dell’Aquila e dei comuni fortemente colpiti dal terremoto”.
“In ogni caso, finché non si dimostra il contrario, sono innocente”. Lo ha detto il presidente dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, nel commentare la vicenda giudiziaria che lo coinvolge costituita dall’inchiesta della procura dell’Aquila sul lavoro della commissione Grandi Rischi, riunita all’Aquila il 31 marzo del 2009, a cinque giorni dalla terribile scossa che ha sconvolto L’Aquila e il suo circondario.
Boschi ha anche commentato il riconoscimento della benemerenza della Protezione civile che ha fatto discutere alla luce della sua condizione di indagato. “E’ stato detto chiaramente durante le cerimonia che non era a me la consegna della benemerenza, ma all’Ingv, e io l’ho ritirata – ha concluso Boschi – come poteva farlo qualcun altro”.