Struttura Tecnica di Missione: oltre ai ritardi, un’interrogazione alla camera sul braccio destro di Fontana

Con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3833, del 22 dicembre 2009, e’ stata costituita la Struttura Tecnica di Missione, che forse sarebbe più corretto chiamare Struttura Tecnica Misteriosa, viste le informazioni ed apparizioni che la riguardano. La STM ha il compito di supportare il Commissario delegato Gianni Chiodi nella definizione delle strategie di ricostruzione e rilancio delle aree colpite dal sisma. La struttura, oltre al coordinamento, ha il compito di garantire trasparenza e conformita’ delle attivita’ da svolgere, in collaborazione con le Istituzioni ed i privati coinvolti nel processo della ricostruzione. L’incarico della STM e’ volto a fornire il supporto tecnico ed amministrativo ai soggetti istituzionali coinvolti e nello specifico garantisce assistenza per… blah blah blah

Il resto si può leggere sul sito del commissario delegato alla ricostruzione, e deriva dalla OPCM 3833 citata.

Il decreto n. 2 del 1 febbraio 2010 del commissario delegato indica l’arch. Gaetano Fontana (ex direttore generale dell’Ance e dirigente di prima fascia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) come Coordinatore della stessa. Il decreto, come dall’OPCM 3833, definisce anche il personale che dovrebbe comporre la STM: non più di trenta unita’, di cui massimo quindici proveniente da enti e/o amministrazioni pubbliche. Le restanti individuate sul mercato con un meccanismo di selezione.

A Gaetano Fontana spetta il trattamento economico previsto dall’OPCM 3833, ovvero quello in godimento con la maggiorazione del 50% della retribuzione di posizione. Al personale dirigenziale applicato presso la STM e’ riconosciuta la maggiorazione del 30% della retribuzione di posizione in godimento, ed eventuale trattamento di missione. Sempre la OPCM 3833 indica che “L’utilizzo del personale comandato e del personale estraneo alla pubblica amministrazione avviene con modalita’ di durata annuale e comunque non oltre alla durata dello stato di emergenza”

Sembrerebbe tutto chiaro. Se non fosse che oggi siamo all’11 novembre, oltre 9 mesi dal decreto n.2 del commissario delegato, e la STM non e’ ancora dotata del personale previsto a dicembre 2009. E se risale al 17 giugno 2010 la firma del il decreto n. 13 da parte di Chiodi, per l‘assunzione di n. 9 unita’ di personale da destinare alla STM, gli esami di selezione sono fissati soltanto per la fine del mese di novembre, salvo ulteriori ritardi.

Della STM, da alcune dichiarazioni dello stesso Fontana, sappiamo che al momento vi operano sei-sette persone, comandate o distaccate da enti o ministeri. Di Fontana, nell’ambiente che lo circonda, si dice che abbia le competenze per gestire una tale struttura, ma allo stesso tempo sembrerebbe sia stato relegato ad avere più una funzione di “paravento” dagli interlocutori politici. Ruolo che forse gli va un pò stretto, e che ha portato ad alcuni dissapori, soprattutto con il comune dell’Aquila.

E quindi la STM va ancora avanti con il 20/25% del personale previsto, evidentemente non c’e’ alcuna fretta nella sua realizzazione e nei compiti assegnati. Figuriamoci se c’e’ fretta nella ricostruzione di una citta’ in cui tutte le promesse sono state gia’ mantenute. O quasi, manca quella che ci vorranno non meno di 10 anni per il centro storico. Ma questa siamo sicuri non sara’ difficile mantenerla, vista la lentezza, confusione, e scarsa pianificazione globale con cui si sta procedendo.

Oltre a Fontana nella STM e’ figura nota il suo braccio destro, Enrico Nigris (architetto). Su di lui e’ pendente alla Camera, dall’ 8 giugno 2010, un’interrogazione con risposta scritta (la 4/07503), primo firmatario Barbato Francesco (Italia dei Valori), fra i co-firmatari anche un rappresentante del PdL.

Il motivo dell’interrogazione, rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e’ relativa proprio all’assegnazione di Enrico Nigris all’incarico all’interno della STM. Nigris e’ stato, infatti, Presidente di Ecosfera spa, nonché azionista della controllante Ecosfera Gruppo spa, come si può leggere dagli atti della camera. I firmatari fanno riferimento ad un articolo del 20 aprile 2010 su Repubblica, cronaca di Roma, .“Ec­co la superlobby di Alemanno, affari milionari e trasparenza zero”­

Ecosfera spa e’ una societa’ di servizi di consulenza della pubblica amministrazione che, da molti anni, molto prima dell’era Alemanno, svolge, con continuita’, attivita’ di assistenza tecnica nei confronti del Dipartimento per il coordinamento dello sviluppo del territorio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti («Di.Co.Ter»), stesso Ministero di cui e’ dirigente Fontana.

L’articolo su Repubblica fa riferimento ai Grandi Eventi nella Capitale, che culmineranno con la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, un business che da solo muove un giro d’affari da 10 miliardi di euro. Appalti milionari per gestire spettacoli, cultura e comunicazione, assegnati quasi esclusivamente con affidamenti diretti, senza quelle gare pubbliche che l’amministrazione e’ obbligata a fare oltre la soglia dei 20.000 euro. E fra la societa’ tirate in ballo nell’articolo proprio la Ecosfera spa, la societa’ dei fratelli Ezio e Duilio Gruttadauria gia’ finita nello scandalo del Salaria Sport Village di Diego Anemone, nelle inchieste della procura di Firenze e negli appalti abruzzesi dell’ex-governatore Ottaviano Del Turco.

L’interrogazione alla camera conclude chiedendo proprio “quali siano i motivi per i quali una struttura così importante, quale appunto la struttura tecnica di missione del Commissario delegato per la ricostruzione della regione Abruzzo, si avvalga dell’attivita’ di consulenza da parte di soggetti al vertice di societa’ nei confronti delle quali la magistratura ha avviato indagini giudiziarie di particolare rilievo sul piano nazionale.”

Viene facile il paragone con la nomina a vice-commissario delegato alla ricostruzione di Antonio Cicchetti, fortemente difeso da Gianni Chiodi, nonostante il parere contrario del consiglio comunale dell’Aquila e degli stessi aquilani, e per il quale le indagini sono invece concluse e la condanna della corte dei conti d’Abruzzo e’ definitiva (sentenza di condanna n. 77 del 2008).

Ma se nei confronti di Cicchetti qualche tentativo di rifiuto si e’ manifestato, anche nel comune dell’Aquila, riguardo Enrico Nigris tutto tace, nessuno che si ponga il dubbio sull’opportunita’ che continui a ricoprire l’incarico attuale.

E, nel frattempo, sono arrivati a rinforzo i famosi quattro saggi di Chiodi, e la STM ha prodotto e pubblicato alcuni documenti relativi alla ricostruzione, non senza critiche da parte di professionisti del settore. Aspetti e tematiche che vedremo di approfondire in un prossimo articolo.