Una sala gremita quella dell’Auditorium Centro Direzionale Via Strinella 88, dove l’architetto Barnaby Gunning, insieme ai rappresentanti Google, ha riassunto lo stato attuale del progetto L’Aquila 3D.
Conclusa la fase dei Click Days, la raccolta del materiale fotografico del centro storico dell’Aquila, si passa ora alla fase di modellazione 3D. Oltre 40.000 le foto, ottenute in circa un mese e mezzo grazie al lavoro di circa 500 volontari.
Oltre a Barnaby Gunning e sua moglie Lucia, presenti alla serata Rinaldo Tordera (direttore Carispaq), Roberto Marotta (presidente fondazione Carispaq), Giampaolo Arduini (vice-sindaco del Comune dell’Aquila) i rappresentanti di Google (Marco Pancini e Simone Niccolò).
Il successo del progetto e’ molto legato alla forte risposta della cittadinanza all’iniziativa.
Basti pensare che i contributi ottenuti sono relativi all’acquisto e prestito delle macchine fotografiche, da parte di Carispaq, fondazione Carispaq ed Universita’ dell’Aquila (quest’ultima ha messo a disposizione anche i laboratori, ed alcuni dipendenti hanno partecipato attivamente al progetto).
Altri contributi dall’A.N.F.E. (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati), con l’acquisto di alcune macchine fotografiche, mentre Manfrotto ha fornito i treppiedi.
L’impegno attuale di Google nel software Sketchup e nelle giornate formative relative, con personale giunto direttamente dagli Stati Uniti.
L’attivita’ ha consentito di avere una documentazione fotografica del centro storico dentro le mura, e di alcuni isolati al di fuori.
E mentre e’ alle porte la complessa fase di modellizzazione 3D, che richiedera’ alcuni mesi ed un impegno che si prevede internazionale, Barnaby ha gia’ in mente altri obiettivi: avviare attivita’ analoghe in alcuni borghi del cratere sismico, perché anche i piccoli centri storici non vadano dimenticati.