Martedì 9 novembre Silvio Berlusconi torna a L’Aquila, insieme all’ormai neo pensionato Guido Bertolaso. Un tentativo di sfruttare ancora una volta il capoluogo abruzzese, per un ritocco, questa volta solo mediatico, all’immagine nazionale ulteriormente compromessa dagli ultimi scandali a sfondo sessuale.
La notizia ha avuto un immediato tam tam sui social network. C’e’ chi, ironicamente, si meraviglia che proprio lui, Silvio Berlusconi, volontariamente si presenti alla Caserma della Guardia di Finanza, sede del G8 nel 2009 ed all’immediata periferia della citta’. Ad attenderlo non saranno tuttavia famelici finanzieri in tenuta anti-menzogna, ma possibili tappeti rossi e degni servizi di catering. L’ex vice capo della Protezione Civile, De Bernardinis, avrebbe aggiunto anche un buon Montepulciano, prima del terremoto, ora forse sostituito da un pò più amaro e freddo prosecco.
Ma la forma più originale di protesta arriva dai Comitati dei cittadini, prima della Manifestazione a carattere nazionale che si svolgera’ il 20 novembre, per denunciare ancora una volta i ritardi nella ricostruzione e la situazione reale della citta’ dell’Aquila. Manifestazione in cui, insieme a tanti italiani, si porteranno in strada i problemi reali, della citta’ e dell’Italia intera.
“Andiamo tutti alla caserma di Coppito ad accogliere Berlusconi e Bertolaso cantando ‘Goodbye Ruby tuesday’ “, famosa canzone dei Rolling Stones, e’ la provocazione, con evidente collegamento al caso Ruby, che rimbalza su Facebook.
“Hanno deciso di blindare la cerimonia, facendo atterrare l’elicottero del premier direttamente dentro la caserma – spiegano fonti vicine ai comitati – cercheranno di non farci avvicinare alla Caserma e ad orientare l’attenzione dei media altrove. Ma una nostra presenza e’ importante, anche se ci dovessero fermare sul viale antistante l’ingresso”.
E’ possibile che Berlusconi abbia gia’ nel suo repertorio una battuta pronta per sminuire questo “particolare” segno di affetto da parte dei cittadini aquilani. Le nostre, di battute e canzoni, per quanto possano essere divertenti e appassionate, sono sempre pronunciate con la mestizia e la rabbia di chi, oltre ad una catastrofe naturale, e’ costretto ad assistere alla catastrofe di una politica che vede nella menzogna e mistificazione quotidiana l’unico modo per coprire le sue inefficienze, debolezze, e sottomissione ai bisogni di pochi, a danno della restante collettivita’.
Martedì, 9 novembre 2010, servirebbero anche quelli che vedete nel video che segue, in qualche punto indeterminato delle campagne aquilane, alle porte del “fortino” della Caserma della Guardia di Finanza.