Di Orio: mancano i servizi basilari per l’ateneo. L’università aderisce a “Mettiamoci la faccia”

“Nonostante il nostro impegno sin dai primi giorni per l’emergenza, ai nostri studenti, allo stato attuale, non vengono garantiti neanche i servizi basilari”.

Lo ha detto il rettore dell’universita’ dell’Aquila, Ferdinando di Orio, in relazione alle difficolta’ sperimentate in questa fase delicata a 18 mesi dal terremoto che ha colpito L’Aquila.

“Oltre 8000 tra i nostri studenti sono pendolari – ha spiegato – in tanti sono costretti a fare tra due e quattro ore al giorno di autobus. In condizioni del genere come si può pensare alla carriera universitaria?”.

Per il rettore, il problema principale resta quello degli alloggi. “Sono solo poco più di 200 i posti letto che riusciamo a garantire ai nostri studenti – ha detto – e la nuova casa dello studente che il ministro Gelmini ci aveva promesso la stanno costruendo altrove”.

Nell’analisi del rettore ci sono anche l’erogazione a singhiozzi del servizio mense e il problema dei trasporti. “Il Comune non si fa carico dei problemi dei collegamenti tra i vari poli didattici – ha sottolineato di Orio – e siamo stati costretti ad affittare un servizio privato con le navette, salvo subire un ricorso da parte dell’Ama, titolare del servizio trasporti in citta’. L’amministrazione cittadina – ha concluso il rettore – e’ responsabile sui ritardi col Centro Eni”.

Universita’ aderisce a “Mettiamoci la faccia”
Al via da questa settimana, nelle segreterie e negli sportelli al pubblico dell’Universita’ dell’Aquila, il progetto “Mettiamo la faccia”, l’iniziativa pilota promossa dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, in partnership con enti nazionali ed amministrazioni locali, per rilevare in maniera sistematica attraversola soddisfazione di cittadini e utenti per i servizi pubblici erogati.

Le rilevazioni vengono espresse dagli utenti attraverso l’utilizzo di emoticon – riproduzioni stilizzate delle espressioni – che vengono raccolte da un touch screen che registra dati di soddisfazione totale e parziale o insoddisfazione. Il servizio e’ stato presentato stamani al rettorato. “La nostra universita’ – ha spiegato il responsabile del servizio, Pietro Di Benedetto – fa parte di questo progetto pilota che include 343 organizzazioni pubbliche non economiche, 141 agenzie, 36 enti economici, 4 ministeri oltre la presidenza del Consiglio e 4 enti di ricerca”.

Nel primo giorno del servizio, l’ateneo ha registrato oltre l’89% di pareri positivi.