Solidarietà e integrazione: a Lucoli la comunità risponde con i fatti

Ieri abbiamo pubblicato questo articolo relativo alle dichiarazioni di Maurizio Acerbo: Acerbo (PRC), Regione Abruzzo intervenga per rimpatrio salme indiani. Pubblichiamo, tramite la testimonianza di Sabina Cavina, la risposta della popolazione locale ai fatti accaduti, anche a correzione di quanto dichiarato da Acerbo.

La tragedia che ha colpito la comunita’ lucolana, con la morte di due cittadini cingalesi nella frazione di S. Andrea a seguito delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionatesi da una stufetta difettosa, ha provocato reazioni forti di solidarieta’ e partecipazione. Sono state fatte insinuazioni poco ortodosse e soprattutto poco rispondenti alla realta’ di un territorio da molto tempo ormai sensibile alle problematiche dell’immigrazione e dell’ospitabilita’ di persone extracomunitarie.

L’ultima stima parla di un 12% della popolazione residente costituita da stranieri, integrati nel tessuto sociale, impiegati in diverse attivita’ nell’aquilano.
In risposta e ad integrazione di un articolo apparso ieri che riporta insinuazioni “pesanti e non corrispondenti alla realta’” di Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC, vale la pena chiarire cosa si sta facendo a Lucoli.
Infamante e’ solo pensare che un territorio che ha ricevuto nell’ultimo drammatico periodo tante manifestazioni di solidarieta’ non si dia da fare per aiutare chi, purtroppo, per una drammatica fatalita’, ha perso i propri cari che ivi dimoravano.
Il sindaco di Lucoli Valter Chiappini da subito si e’ attivato per offrire alle famiglie degli sfortunati assistenza ed aiuto, e’ stata offerta la possibilita’ di avere un loculo nel cimitero locale, chiaramente senza oneri, sono state attivate raccolte fondi tra tutti gli operatori economici del territorio, i datori di lavoro di Rai Kulwant e Humar Arun , i fratelli Scaramella, hanno subito fatto un’offerta di 500 euro a testa, l’associazione Falconieri Aquilani, che conosceva Arun e che tra l’altro ha un falco che porta il suo nome, ha subito contribuito preparando una manifestazione che si terra’ a brevissimo e i cui proventi andranno a sostegno delle famiglie colpite, così come il CSA servizi, la ditta Taffo, l’associazione NoiXLucoli Onlus (i soci si stanno autotassando per raccogliere fondi) e privati cittadini.

In pochissimo tempo si sono gia’ raccolti più di 5.000 euro.

Il sindaco Chiappini e’ inoltre in contatto con il sindaco di Rocca di Mezzo, Emilio Nusca, che a sua volta si sta attivando in quanto Arun risultava residente nel suo comune anche se domiciliato a Lucoli.
Sabato arrivera’ la moglie di Kumar Arun, che probabilmente, contrariamente a quanto in un primo tempo detto, dopo la cremazione riportera’ le ceneri del marito in patria.
La solidarieta’ non può dimenticare, chiaramente, l’unico sopravvissuto, parente delle vittime, che con loro viveva e che non vuole assolutamente ritornare nell’appartamento della tragedia. L’amministrazione si e’ attivata’ per trovare un’altra sistemazione. Non bisogna sottovalutare il fatto che la disponibilita’ di alloggi e’ minima e che occorrera’ qualche giorno per risolvere la questione in maniera corretta.

Chi volesse contribuire alla raccolta fondi per il rimpatrio dei resti delle vittime e per un sostegno alle famiglie può fare un versamento utilizzando le seguenti coordinate bancarie con la causale pro rimpatrio e sostegno famiglie Rai Kulwant e Kumar Arun:

Banca di Credito Cooperativo di Roma Agenzia n.73 Sassa Scalo Statale 17 km 24,900 L’Aquila
IBAN: IT95S0832703601000000002505
Intestato a NOIXLUCOLI ONLUS
Via Madonna del Colle n. 13
67045 Colle di Lucoli