Ricostruzione: De Magistris e la UE a L’Aquila il 27 ottobre per verifica fondi

L’Unione Europea vuole vederci chiaro sui fondi stanziati per l’Abruzzo (quasi 500 milioni di euro) e in Campania.
Il 27 ottobre, la delegazione della Commissione del Controllo sui Bilanci PE in Italia ha in previsione una serie di incontri con Agostino Miozzo (Direttore Ufficio Volontariato – Dipartimento della Protezione Civile), Giovanni Chiodi (Presidente della Regione Abruzzo), Giovanna Andreola (Affari della Presidenza), Germano De Sanctis (Politiche Attive del Lavoro), Alfredo Rossini (Procuratore della Repubblica dell’Aquila)
‘Andiamo in Italia per verificare le criticita’ emerse, perche’ l’Italia e’ la maglia nera nelle frodi sull’utilizzo dei fondi pubblici”. Lo ha detto Luigi De Magistris all’ANSA illustrando la visita della delegazione della commissione controllo bilanci (Cont) del parlamento europeo, presieduta dall’ex magistrato, che sara’ in Italia per la prima di due verifiche su quattro regioni.
La delegazione di europarlamentari a Roma e all’Aquila incontrera’ le autorita’ di Campania e Abruzzo (tra un anno tocchera’ a Calabria e Lombardia), ma anche il ministro Raffaele Fitto, il sostituto procuratore nazionale Antimafia Gianfranco Donadio, il comandante regionale della Gdf Fabrizio Martinelli, il procuratore aggiunto di Napoli Francesco Greco, il procuratore aggiunto dell’Aquila Alfredo Rossini ed il direttore del servizio internazionale della Protezione Civile Agostino Miozzo.
Per quanto riguarda l’Abruzzo – ha spiegato De Magistris – dobbiamo verificare come stiano andando le cose con i fondi per la ricostruzione post-terremoto. Per la Campania sara’ naturalmente monitorata la questione d’attualita’ dei fondi per l’ambiente, ma anche quella dei fondi per l’area di Bagnoli”. ”La novita’ di questa visita, che parte sulla base di quanto segnalato ripetutamente dalla Corte dei Conti europea e dai rapporti dell’Olaf, e’ nel fatto che sentiremo non solo le autorita’ politiche, ma anche quelle giudiziarie”, ha sottolineato De Magistris, il quale ha poi osservato che ”il denaro pubblico e’ stato occasione di profitto per le cricche e per la criminalita’ organizzata”.
”Noi – ha concluso De Magistris – chiederemo conto di come sono stati gestititi i fondi pubblici, ma chiederemo anche alle autorita’ italiane cosa possono fare le istituzioni europee per rendere piu’ efficaci tali fondi. Magari, ad esempio, lavorando sulla semplificazione delle pratiche amministrative nell’ottica di avere poche regole, chiare e con tolleranza zero