Appalti G8 e Ricostruzione: Fusi, “Chiesi aiuto a Verdini, Bertolaso assegnava i lavori a chi voleva lui”

“Si’, gli chiesi aiuto. In Italia funziona in questo modo”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Riccardo Fusi, l’imprenditore sotto inchiesta per gli appalti del terremoto riferendosi a Denis Verdini, coordinatore del Pdl, anch’egli indagato nell’ambito della stessa inchiesta.

Fusi, pero’, aggiunge: “Facevo piu’ affari con il centrosinistra”. Nell’intervista Fusi racconta: Ogni mattina devo alzarmi e andare a spiegare a tutti, specialmente alle banche, che io e Denis Verdini siamo amici ma non gemelli siamesi”. Per Fusi non e’ strano “rivolgersi a un politico.

Perche’ la Lega non ha le sue aziende? E il Pd non ha le Coop? Non ci vedo nulla di male”. Tutto il mondo degli appalti gira intorno ad associazioni, conoscenze, consorterie, perche’ non dovrei girarci anch’io?”. “Quando ho avuto bisogno – afferma- con Verdini ci siamo sempre sentiti e abbiamo collaborato.

In societa’ mai”. Per quanto riguarda gli appalti per la ricostruzione dell’Aquila, Fusi sostiene che “i soci locali del Consorzio (Federico II, tra cui Ettore Barattelli, ndr) erano stufi di rimanere a bocca asciutta perche’, con la storia dell’emergenza, Bertolaso faceva gare a trattativa privata e assegnava i lavori a chi voleva lui. Mi dissero che era necessario farsi conoscere da Gianni Letta.

Io alzai il telefono e chiamai Verdini. Ma sono cosi’ appoggiato politicamente che l’unica gara vinta come Consorzio Federico II e’ stata a buste chiuse, con miglior offerta al ribasso”.