“Ci vuole proprio una faccia tosta a fare le affermazioni che ha rilasciato contro gli albergatori aquilani e, quindi ormai e’ da ieri sera ufficiale: Chiodi la faccia tosta ce l’ha. Eccome. Perche’? Proprio perche’, invece di chiedere scusa per non aver rispettato da lunghi mesi ad oggi gli impegni e le convenzioni sottoscritte con gli albergatori e’ arrivato impudentemente all’insulto che restituiamo al mittente”. Lo afferma in una nota Federalberghi L’Aquila.
“Chi non rispetta gli impegni non può ergersi in cattedra, innanzitutto perche’ inadempiente e chi e’ inadempiente dovrebbe almeno avere l’educazione e l’umilta’ per scusarsi sia con gli albergatori che da mesi hanno rappresentato le difficolta’ esistenti e sostenuto costi ed oneri finanziari aggiuntivi (il ritardo dei pagamenti supera otto, diconsi otto mesi), sia con le popolazioni assistite ed ospiti di quegli albergatori ai quali anche recentemente i terremotati hanno testimoniato solidarieta’ e gratitudine anche pubblicamente. Quindi se c’e’ qualcuno che e’ “disumano” non e’ tra gli albergatori aquilani che bisogna cercarlo ma al Commissariato Straordinario”. “Sono mesi – prosegue la nota – che avevamo avvertito che la corda si sarebbe spezzata, lo abbiamo fatto in incontri, con note e con pubblici comunicati e non siamo stati ne’ i primi, ne’ i soli. Gia’ a Maggio 2009 (a solo 1 mese dal Sisma) a Roseto furono i primi colleghi a ribellarsi perche’ non ricevevano un soldo e che sospesero le erogazioni di servizi. Quindi le chiacchiere stanno a zero, caro Chiodi, e se qualcuno di Voi pensa che i costi dell’assistenza e della ricostruzione del territorio colpito dal sisma debbono essere sostenute dal sistema delle imprese aquilane, avete sbagliato genere, numero e cosa. Ricordiamo altresì che le imprese aquilane ad oggi non hanno ricevuto un euro per la ristrutturazione delle proprie strutture, ne’ indennizzi per i danni subiti dalle loro attivita’”. “Infine – conclude Federalberghi L’Aquila
– gli albergatori comunicano che sono pronti a sospendere le proteste immediatamente non appena il Commissario si rendera’ disponibile, come richiediamo da mesi, ad un incontro utile a definire le problematiche relative alle scadenze previste e/o possibili”.
Chiesto incontro con Chiodi
Non e’ ancora stata attuata la sospensione di pasti e servizi biancheria e pulizia delle stanze nei confronti degli sfollati, annunciata per oggi, da parte degli albergatori aquilani, in segno di protesta per i pesanti arretrati maturati con la protezione civile regionale. Da fonti vicine alla Federalberghi dell’Aquila si apprende che gli albergatori aquilani potrebbero proporre al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, una tregua se nella giornata di oggi verra’ convocata in tempi strettissimi una riunione nella quale fare un programma di rientro della spettanze arretrate. La sospensione era stata minacciata nei giorni scorsi e confermata ieri in un clima di dure polemiche, tra cui quelle del commissario Chiodi che ha attaccato gli operatori aquilani. Comunque ieri non tutti gli albergatori hanno dichiarato di aderire alla mobilitazione annunciata con una nota dal vice presidente di Federalbeghi dell’Aquila, Mara Quaianni.
Federalberghi Rieti contro Protezione civile
La Federalberghi Rieti ha avviato, tramite i propri legali, le procedure di messa in mora della Protezione Civile Abruzzo, “dopo che ogni tentativo bonario di riscossione dei crediti e’ stato vano”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione. Nello stesso documento, Federalberghi esprime “il più completo sostegno e solidarieta’ nei confronti dei colleghi albergatori aquilani, poiché anche nella nostra provincia registriamo ritardi nei pagamenti, non più sostenibili. Tali ritardi stanno mettendo a repentaglio la stessa esistenza delle nostre aziende, dal momento che trattasi di ingenti importi”.