Da Repubblica.it, di Giuseppe Caporale
C’e’ anche una societa’ anonima svizzera nell’affare terremoto che vede sotto inchiesta per corruzione il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Una fiduciaria che detiene il pacchetto di maggioranza della societa’ “mandataria” – la Cmp srl – dell’appalto da 7 milioni affidato dalla Protezione Civile al consorzio “amico” del parlamentare Pdl che comprende anche la Btp (la societa’ di Riccardo Fusi) ed Ettore Barattelli (costruttore aquilano anch’egli indagato). Un’opera pubblica – la realizzazione di un edificio ad uso scolastico – assegnata in base alle procedure d’urgenza che “scavalcano” il codice degli appalti pubblici.
Questo e’ quanto emerge dalle nuove indagini condotte dai carabinieri del Ros di Firenze per conto della direzione distrettuale antimafia dell’Aquila. Durante l’interrogatorio effettuato dal pm Olga Capasso e dal procuratore Alfredo Rossini, il costruttore Barattelli avrebbe messo a verbale che la fetta più grossa dell’appalto sarebbe andata proprio alla Cmp. Questa stessa societa’ ha ottenuto poi altri 4 milioni e mezzo di lavori per realizzare la sede del conservatorio. Nel dossier dei Ros per gli interrogatori di lunedì – sono stati convocati Verdini e Fusi – anche il verbale di “sommarie informazioni” del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ascoltato dagli inquirenti circa una settimana fa. Bertolaso avrebbe negato con forza di aver subito pressioni e ribadito la regolarita’ dell’appalto “sospetto”. Anche il governatore della Regione Abruzzo Gianni Chiodi – interrogato sempre nei giorni scorsi – in una telefonata con Fusi intercettata dagli inquirenti avrebbe negato di aver agevolato la ditta fiorentina ed il consorzio.
Un aspetto ancora da mettere a fuoco resta la riunione a Palazzo Chigi svoltasi il 12 maggio 2009, alla quale parteciparono il sottosegretario Gianni Letta, Verdini, Fusi, Barattelli e dirigenti della Cassa di Risparmio dell’Aquila. In quell’occasione si decise la costituzione del consorzio. Secondo l’ipotesi investigativa, il consorzio ottenne i lavori “grazie” a quell’incontro. Lo stesso Verdini, davanti ai pm fiorentini, mise a verbale: “Ho accompagnato Fusi insieme al presidente della Banca dell’Aquila, al consorzio… dal dottor Letta, per raccomandargli la… diciamo la possibilita’ di lavorare: questo e’ avvenuto. Siccome Letta e’ dell’Aquila e era molto interessato alle cose, io ho accompagnato loro da Letta. Il colloquio si e’ risolto in niente.
In grandi gentilezze. Letta in sintesi espose: “Parlerò, vedrò, però c’e’ questa tendenza alla ricostruzione attraverso la Protezione civile”…”.
Intanto, in Procura all’Aquila vige il massimo riserbo. “Tutto dipendera’ da quello che mettera’ a verbale Fusi” si lascia sfuggire un magistrato. E altre indiscrezioni dicono che lo stesso Fusi sarebbe orientato a collaborare con gli inquirenti.